Peschiera, la bocciatura della mozione per aiutare i residenti di via Pascoli 3 ad interloquire col Pio Albergo Trivulzio suscita la dura reazione di Mazzola (Pd)
Mazzola critico: «La maggioranza, nella continua diatriba tra essere e apparire, ha scelto la frivolezza e l’estemporaneità dell’apparire rispetto alla concretezza e alle ragioni dell’essere, bocciando in modo compatto la mozione a sostegno e a supporto dei cittadini di Linate»
«Si chiede alla Vicesindaca a facenti funzioni di sindaco alla Giunta che: nell'interesse dell'incolumità dei cittadini stessi l’amministrazione si faccia promotrice di concerto con la rappresentanza sindacali di categoria con gli altri abitanti coinvolti gli interloquire col Pio albergo Trivulzio a fine di trovare soluzione le problematiche emerse», questa la richiesta del Partito Democratico contenuta nella mozione discussa nel Consiglio comunale di mercoledì 27 settembre 2023.
La Mozione del Partito
Democratico a sostegno dei cittadini di Linate che abitano nelle case del Pio
albergo Trivulzio, affinché si possa trovare il modo di aprire un canale
diretto con la dirigenza del PAT per cercare di far valere le ragioni dei
cittadini residenti nel comparto di via Pascoli 3, è stata bocciata dalla
maggioranza che ha adotto motivazioni legate alla sfera di competenza dell’Ente
comunale, a tale proposito Accosa ha dichiarato di aver intuito che la mozione voleva
assegnare poteri al comune che il comune non ha, e che quindi cercheranno di
avere un dialogo con il PAT ma non avrebbero approvato il documento.
Moreno Mazzola Consigliere del Partito Democratico che ha seguito in streaming
l’assemblea perché in convalescenza, ha dichiarato: «Nella mozione c’è scritto solo di incontrare i cittadini e di
parlarci. Il consigliere Tognolo ha affermato che il suo gruppo Lista Civica Moretti Sindaco, non
avrebbe votato la mozione perché nella stessa non è riportato il riferimento al
primo cittadino metropolitano che assegna posti nel Cda del PAT. Di fronte a
questa esuberanza verbale gli altri consiglieri di maggioranza cosa dicono? Si
comportano alla Pino dei Palazzi: Muti. Ma la mozione chiedeva solo di
incontrare i cittadini e di parlarci. Siccome in politica impera il machismo e
bisogna dimostrare chi lo ha più lungo, confermando che non conta cosa si dice
ma chi lo dice, la maggioranza, nella continua diatriba tra essere e apparire,
ha scelto la frivolezza e l’estemporaneità dell’apparire rispetto alla
concretezza e alle ragioni dell’essere, bocciando in modo compatto la mozione a
sostegno e a supporto dei cittadini di Linate. Allora quando si parlerà con i
cittadini? Siamo convinti che questa amministrazione proporrà ai cittadini le
ricette migliori salvifiche e taumaturgiche durante la prossima campagna
elettorale peccato che, quasi sicuramente, avranno validità solo per quel mese
e mezzo».
Mazzola abbastanza contrariato
dal risultato della votazione che ha respinto la mozione di cui si era fatto
promotore chiude con una citazione di Camilleri: «Come ci ha dimostrato il consiglio
comunale del 27 settembre 2023 “Non basta leggere, bisognerebbe anche capire.
Ma capire è un lusso che non tutti possono permettersi”. Un metodo per capire è
ripetere il concetto; ci auguriamo che la reiterazione della richiesta
riportata in queste dichiarazioni, sia in grado di stimolare la maggioranza e
che la stessa tenga fede alla promessa di aprire il tavolo fatta dal Sindaco
f.f. Poi qualcuno dovrebbe spiegare perché si vota contro alla mozione: forse
la spiegazione è legata al machismo politicante imperante».
Le schermaglie con la maggioranza erano cominciate fin dalle Comunicazioni iniziali, quando Claudia Bianchi del Partito Democratico ha tirato le orecchie all’Amministrazione comunale, per non aver ottemperato nei tempi ad una risposta su un’interrogazione depositata mesi or sono relativamente alla pubblicazione del notiziario comunale, paventando anche un possibile ricorso al prefetto qualora non fosse resa disponibile. Stefania Accosa facente funzioni di sindaco ha risposto che avrebbe fatto pervenire la risposta l’indomani.