Segrate verso le elezioni del 2015

Segrate si incammina verso le elezioni della prossima primavera. I democratici locali, per primi, rompono il silenzio approvando il programma elettorale 2015. «Chiediamo alle forze politiche interessate al confronto – si legge nel documento - alle associazioni e ai cittadini comuni, di contribuire al progetto di città che vorrebbero»

Segrate si incammina verso le elezioni amministrative della prossima primavera. Sono i democratici locali – usciti allo scoperto per primi – a rompere il silenzio approvando, al termine di un coordinamento, cui ha preso parte anche il segretario milanese del Pd, Pietro Bussolati, e dopo ore di appassionato confronto politico il programma elettorale 2015. «Chiediamo alle forze politiche interessate al confronto – si legge nel documento - alle associazioni e ai cittadini comuni, di contribuire al progetto di città che vorrebbero e costruiamo la nostra alleanza sulla base di affinità vere e programmatiche». E aggiungono, in una sorta di premessa, la loro analisi politica: «ci apprestiamo al confronto politico con un centro destra mai così debole e sfilacciato fino ad ora. A Segrate la situazione sul fronte a noi avverso appare assai confusa: la tornata elettorale europea ha ridimensionato i numeri delle principali forze di centro destra in modo più che drastico, le continue evoluzioni al loro interno hanno sancito la nascita di numerose liste, la litigiosità e gli interessi contrapposti ci hanno restituito una maggioranza “variabile” a seconda dell’utilità del momento. Inoltre la personalità di Alessandrini (arrivato alla fine del secondo mandato) non sarà più spendibile, quanto meno come figura leader. Partiamo dunque da una condizione sicuramente più favorevole rispetto a quanto ci sia mai capitato negli ultimi 24 anni. Sarebbe però un errore madornale non riflettere puntualmente sul tipo di elettorato che abbiamo nella nostra città, sulla differenza sostanziale tra un voto nazionale o europeo e uno locale, nonché sulla “mobilità” della politica. Crediamo che il PD debba essere la forza leader – concludono - fulcro di una larga coalizione, nata sulla base di una comunione di intenti, di una costruzione programmatica condivisa e di un respiro generale davvero in grado di dare la misura del cambiamento, del rinnovamento e della passione per la politica».

Alleanze e candidati: corsa a due - Pd e Segrate Nostra - o apertura verso i moderati?

Il documento, già diffuso sul web, frutto di un lungo lavoro e confronto interno, è stato approvato all'unanimità, ma non senza polemiche. A firmarlo, infatti, non è stato il segretario cittadino, Damiano Dalerba, ma il suo vice, Ruggero Destefano. Secondo voci riportate, ci sarebbero divergenze di opinione sui possibili alleati. Dalerba, con una posizione più “chiusa”, spingerebbe per una corsa esclusiva a due – una coalizione tra Pd e Segrate Nostra - mentre una fetta del coordinamento sarebbe orientata a una maggiore apertura verso le forze moderate (NcD e Udc) e a Sel. Ma torniamo al programma. Cinque i punti focali in cui si snoda e su cui si costruirà la possibile coalizione: viabilità e trasporti, ambiente, lavoro e imprese, revisione del Pgt e politiche di bilancio. Rapidi flash: il prolungamento della metropolitana M4, una politica di risparmio energetico, la nascita di due Poli est della Città metropolitana (uno di terziario/produttivo e fieristico, l’altro per ricerca e società start-up), in grado di generare una importante ricaduta economica sul territorio, la revisione del Piano di Governo del Territorio, l’incentivazione dell’housing sociale e la ridiscussione della convenzione per il quartiere Boffalora, l’adozione di misure di risparmio della spesa pubblica per rendere maggiormente efficiente la macchina comunale e non dover tagliare fondi a scuola, welfare e sport. «Non meno importante – si afferma nel documento - lo stop al consumo di territorio a tutela della qualità della vita dei nostri quartieri». Per il candidato sindaco bisognerà aspettare, ma la scelta dovrebbe passare attraverso le primarie. Tra i papabili alla poltrona - all'interno del partito – si fanno i nomi del renziano Damiano Dalerba (segretario cittadino), del cuperliano Vito Ancora (capogruppo) e del civatiano Dario Giove (ex segretario). Nel frattempo, dal Pirellone è arrivata a Segrate una figura di coordinamento “super partes”, Sara Valmaggi - come aveva annunciato il segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati – che seguirà i lavori del circolo in vista delle elezioni del 2015.

Cristiana Pisani