Segrate, il M5S accusa il Pd di tenere sotto scacco la città

«Dove sono finiti i componenti di Segrate Nostra? Cosa pensano di quello che sta accadendo?»

«Damiano Dalerba non è stato eletto da alcun cittadino»

Fuoco alle polveri. Il diktat del segretario del Pd locale Damiano Dalerba al Sidnaco Micheli, per dare il ben servito al vice sindaco Manuela Mongilli non va giù ai grillini che in questi giorni hanno diffuso una nota stampa.  «Apprendiamo - si legge nella comunicazione del M5S - che in data odierna, senza una chiara motivazione, il PD segratese, nella persona di Damiano Dalerba, ha sfiduciato il vicesindaco di Segrate, facendo pressione sul sindaco affinché ne vengano chieste le dimissioni.
Un anno e mezzo fa i cittadini segratesi hanno votato Paolo Micheli quale proprio sindaco.  Lo stesso giorno Manuela Mongilli è stata votata da oltre 270 cittadini segratesi (il massimo fra tutti i candidati PD). A nostro parere è quindi solo Micheli ad aver diritto di decidere in merito alle sorti della propria giunta senza subire alcuna pressione esterna. Pur senza voler difendere il vice sindaco, riteniamo inaccettabile che una persona come Damiano Dalerba che non è stato eletto da alcun cittadino si permetta di mettere sotto scacco la giunta comunale. Ci auguriamo quindi che il sindaco possa prendere una decisione serena senza subire alcun tipo di pressione esterna, facendo quindi valere i voti che i nostri cittadini gli hanno dato.
In tutta questa vicenda, dove sono finiti i membri di Segrate Nostra?
La nota del Pd segratese che di fatto sfiducia la vicesindaco Mongili senza che siano resi noti i motivi ai cittadini, non è motivo sufficiente perché i consiglieri di Segrate Nostra prendano una posizione ufficiale?
In fondo sono proprio i cittadini che simpatizzano Segrate Nostra e gli stessi consiglieri che da sempre ribadiscono la loro totale indipendenza dal PD. Ebbene, ora è legittimo chiedersi, cosa ne pensano - conclude la nota stampa - di tutto quello che sta accadendo?»