Segrate, il Pd sfiducia il Vicesindaco Mongili
Nel comunicato firmato dal segretario cittadino del Pd Damiano Dalerba si parla di «fratture irreversibili» e viene chiesto al Sindaco Micheli di prendere provvedimenti, ma il vicesindaco minaccia di querelarlo
Dalerba a nome del Pd locale sfiducia Mongili, spaccatura insanabile
Segrate – Nella giunta si respira un clima di tensione. Il Pd ha infatti sfiduciato il proprio vicesindaco Manuela Mongili, e ora si attende la decisione da parte del sindaco Paolo Micheli. La comunicazione con la quale è pervenuta la sfiducia, è avvenuta tramite comunicato stampa via Facebook, a firma di Damiano Dalerba, segretario cittadino del Pd. Nel comunicato si legge quanto segue: «Dopo lunga e approfondita riflessione, sentito il gruppo consiliare del Partito Democratico, parecchi membri del coordinamento del Circolo di Segrate e la Federazione Milanese, sono giunto alla decisione di ritirare la fiducia all’assessore Manuela Mongili. Questo avviene a seguito di un lungo percorso, durato parecchi mesi, in cui si è cercati di instaurare un proficuo rapporto di collaborazione, confronto e scambio, tra i diversi livelli di rappresentanza del Partito Democratico e l’assessore Mongili stessa. Purtroppo però, nonostante i reiterati tentativi e le diverse opportunità concesse, non si è riusciti a raggiungere tale risultato ma, anzi, i rapporti sono andati via a via incrinandosi fino a creare delle fratture irreversibili. Invitiamo quindi il Sindaco Paolo Micheli a prendere atto dell’insostenibilità di questa situazione e di prendere al più presto le opportune decisioni conseguenti. Il Partito Democratico è a sua completa disposizione a sostegno dell’azione amministrativa per la realizzazione del Programma Elettorale».
Si parla di situazione insostenibile e fratture irreversibili, un aut aut quindi. Tale “ritiro della fiducia” potrebbe creare una spaccatura insanabile qualora i provvedimenti adottati dal Sindaco non soddisfacessero il partito.
Il vicesindaco Mongili risponde e minaccia di querela Dalerba
L’avvocato 42enne Manuela Mongili, fu la candidata maggiormente votata alle scorse elezioni del 2015, per poi essere nominata vicesindaco, ma già sotto Alessandrini esercitò come consigliere comunale del Pd. Attualmente ha le seguente deleghe: Politiche sociali, Politiche abitative, Terza Età, Famiglia e Unioni, Pari Opportunità, Salute e Integrazione socio sanitaria, Avvocatura. La stessa Manuela Mongili ha provveduto a rispondere all'attacco proveniente dal suo partito, arrivando a minacciare di quelerare l'autore del comunicato, Dalerba, qualora non si scusi pubblicamente: «Il Vicesindaco del Comune di Segrate, Manuela Mongili, in questa sua qualità, ed anche a titolo personale, preso atto del comunicato del Segretario del PD di Segrate, distribuito alle stampe e reso pubblico nella giornata di ieri, ove si chiede al Sindaco del Comune di Segrate di sfiduciare il Vicesindaco Manuela Mongili, per motivi generici e mai precisati, rilevato che, per i modi e le forme in cui tale comunicato è stato reso pubblico, esso risulta tendenziosamente volto a creare nell'opinione pubblica l'idea che siano stati commessi dal Vicesindaco chissà quali gravi fatti, che tuttavia tali fatti non sono stati mai, e in nessuna forma, sollevati, resi noti, precisati e portati alla conoscenza del Vicesindaco, rilevato che tutto ciò è avvenuto in assenza di qualsiasi preventivo confronto (condanna senza appello e senza contraddittorio);
rilevato che in tale condotta del Segretario potrebbero ravvisarsi gli estremi dell'oltraggio, della calunnia e della diffamazione; Per tali gravissime ragioni il Vicesindaco Manuela Mongili, nella stessa forma pubblica, fa presente al Segretario del PD e a tutti gli interessati e coinvolti che, ove tale comunicato non sia immediatamente ritirato e smentito, con accompagnamento di scuse nei confronti del Vicesindaco e della persona di Manuela Mongili, la stessa inoltrerà querela alla Autorità Giudiziaria, per i reati che la stessa riterrà di ravvisare, nei confronti di esso Segretario Dalerba e di tutti coloro che, dalle indagini dovessero risultare corresponsabili, con richiesta di risarcimento di danni materiali, morali, e di immagine, chiedendo al contempo alla Autorità Giudiziaria di accertare se i conclamati motivi, gravi o non gravi, esistano, e, gravi o non gravi, siano tali da legittimare la richiesta di ritiro della fiducia.
Si aggiunge che lo stesso Sindaco, nel suo comunicato stampa successivo, riconferma l'unitarietà e coesione nella attività della Giunta e della amministrazione, e quindi conferma per implicito che il Vicesindaco, come componente della giunta, si è mosso sempre in conformità dell'operato della Amministrazione».
Paolo Micheli: «Prendo atto, la mia decisione sarà per il bene di Segrate»
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco segratese, Paolo Micheli, esortato dallo stesso Damiano Dalerba ad agire di conseguenza. «Prendo atto della decisione del segretario cittadino del Partito Democratico – ha dichiarato il primo cittadino - che ha ritirato la fiducia al vicesindaco e assessore Manuela Mongili.
Non entro nel merito di questioni che riguardano la sezione locale del Partito Democratico e naturalmente nelle prossime ore farò le mie opportune riflessioni e valutazioni, dopo aver incontrato il segretario e i consiglieri comunali del Partito Democratico di Segrate e i vertici della Federazione Milanese già informata della situazione.
Le decisioni che prenderò andranno nella direzione di una stabilità di governo per il bene di Segrate e dei segratesi, in un periodo dell’anno delicato che entro un paio di mesi ci porterà a prendere decisioni importanti: il bilancio di previsione, la delibera d'approvazione della Variante del Piano di Governo del Territorio e quella del Pii Boffalora.
Esprimo comunque il mio rammarico per questa situazione di contrasto; la mia azione amministrativa e quella della giunta proseguono comunque senza intoppi nel pieno rispetto del programma elettorale di mandato e degli equilibri di coalizione, auspicando massima coesione e collaborazione tra tutte le espressioni della maggioranza che governa la città».