Italia, Ancelotti nuovo Commissario tecnico della nazionale, stavolta sembra fatta
Forse si è finalmente arrivati ad un punto di svolta per la successione definitiva dopo l'incarico transitorio al CT dell'Under 21 Luigi Di Biagio, alla gestione mostruosamente fallimentare di Gian Piero Ventura
Dopo che i nomi di Antonio Conte e Claudio Ranieri si sono pian piano cancellati tra i papabili e dopo uno spareggio durato per vari mesi fra Carlo Ancelotti e Roberto Mancini, negli ultimi giorni sembra sia dunque arrivata la svolta decisiva con il primo che sembra veramente ad un passo dal diventare il nuovo commissario tecnico degli azzurri. Si parla addirittura di un blitz notturno nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 aprile che doveva rimanere segreto: un incontro che si è tenuto a Roma fra l'ex allenatore di Juventus, Milan, Chelsea, Real Madrid, Paris Saint Germain e Bayern Monaco ed i commissari della Federazione Italiana Giuoco Calcio Roberto Fabbricini e Alessandro Costacurta.
Secondo le ultime indiscrezioni l'annuncio del nuovo CT dovrebbe avvenire o subito dopo la conclusione del campionato di Serie A o addirittura nella prima metà di maggio per permettere ad Ancelotti di prepararsi al meglio e già sedere sulla panchina azzurra per l'amichevole del 28 maggio in Svizzera a San Gallo con l'Arabia Saudita a cui seguiranno nei primi giorni di Giugno altri due incontri, ben più prestigiosi, contro Francia e Olanda.
Sembra dunque che si possa scommettere su Carlo Ancelotti nuovo allenatore dell'Italia, magari con un interessante bonus.
Ma quali sono state le ragioni che avrebbero portato il tecnico emiliano a sopravanzare il collega marchigiano? Ve lo sveliamo nei prossimi paragrafi...
Indubbiamente il palmares di Ancelotti è ben più ampio di quello di Mancini soprattutto in campo europeo tanto da essere l'unico allenatore nella storia ad aver vinto 3 Champions League con due squadre diverse (il Milan ed il Real Madrid). Un'altra ragione riguarda gli sponsor della nazionale che secondo i bene informati avrebbero chiaramente manifestato alla federazione, la netta preferenza nei confronti dell'ex calciatore di Milan e Roma.
Ancelotti, così come Mancini, sarebbe comunque al debutto con una compagine nazionale ma reputiamo che abbia tutto per adattarsi rapidamente al nuovo ruolo. In fin dei conti in alcune delle squadre dove ha allenato, in particolare i blancos madrileni, Ancelotti ha dovuto soprattutto gestire una rosa piena di campioni. Certo, attualmente in nazionale non c'è un Cristiano Ronaldo ma un commissario tecnico ha il delicato compito sia di scegliere i suoi uomini e soprattutto di amalgamarli in tempi molto rapidi visto che gli stage per le nazionali sono sempre più ristretti per via delle esigenze sempre più ingombranti delle squadre di club.
La speranza di tutti gli italiani comunque è di poter tornare a tifare la nazionale dimenticandosi del vero e proprio shock causato dalla mancata partecipazione ai Mondiali di Russia. Una cosa del genere non capitava da 60 anni e probabilmente segnerà in modo indelebile, sportivamente parlando sia chiaro, più di una generazione di tifosi.