Milano, amarcord in viale Ungheria: il ritorno di Walter Zenga sul campo della Macallesi e il saluto ai bambini impegnati in allenamento

C’è ancora uno stretto riserbo sulla argomento, ma pare proprio che la prossima stagione vedrà l’ex portiere della nazionale prendere parte ad un progetto tecnico con la scuola calcio dei giallo blu

Da sinistra: Alberto Zenga, Giancarlo Capriglia, Walter Zenga;

Da sinistra: Alberto Zenga, Giancarlo Capriglia, Walter Zenga;

Un pomeriggio emozionante quello del 7 aprile 2022: sia per i dirigenti della Macallesi che ancora ricordano il giovanissimo Walter Zenga muovere i suoi inizi di carriera proprio da qui; sia per i ragazzi delle squadre giovanili impegnate nelle sessioni di allenamento della rinomata scuola calcio locale. Walter, dopo tantissimi anni, accompagnato dal fratello Alberto, ha fatto visita all’impianto sportivo di viale Ungheria 5, storica casa della Macallesi. A riceverlo Giancarlo Capriglia Direttore sportivo della società dilettantistica milanese  che ogni giorno con professionalità e dedizione, insieme al resto del team della ACD Macallesi, si prende cura dei giovani calciatori in erba, che come Walter Zenga 50 anni prima, bramano di giocare al pallone. Walter Zenga da sempre i palloni li fermava, eccome se li fermava. Il fortissimo portiere dell’Inter e della nazionale degli anni ‘80, soprannominato “Uomo Ragno" o "Deltaplano", come amava chiamarlo il noto giornalista Gianni Brera, è stato uno dei più forti portieri al mondo. Zenga nato e cresciuto col pallone tra i piedi in viale Ungheria, allora estrema periferia di Milano, passava i pomeriggi fra il campetto dell’oratorio e il cortile di casa sua, il calcio era la sua passione. Aveva talmente voglia di giocare ad alti livelli, che inizialmente mentì sulla sua età. Per potere giocare nei “pulcini”occorrevano dieci anni e lui, nato il 28 aprile 1960, ne aveva ancora 9. Per poter giocare dichiarò di essere nato l’anno prima. Ma  in campo la differenza non si notò, anzi Walter si fece subito apprezzare tanto che l’anno dopo, Italo Galbiati, allora dirigente del Settore Giovanile dell'Inter, lo portò subito in nerazzurro. Segui la trafila delle giovanili dell’Inter, maturò giocando quattro stagioni fra i professionisti nella serie cadetta, e infine tornò all’Inter alla corte di Ivano Bordon vice di Zoff in nazionale. A partire dalla stagione 1983-84 e fino al 1994 giocò titolare nell’Inter. Walter da grande uomo di sport qual è si è reso disponibile con tutti i presenti, è entrato in campo e ha salutato ad uno ad uno tutti i ragazzi impegnati negli allenamenti. Si è fermato a parlare con tutti quei dirigenti e quegli appassionati che lo hanno visto da piccolo calcare il campo di viale Ungheria. C'è stato uno stupore generale da parte di tutti i presenti. I bambini appena hanno visto in carne e ossa, quello che qui alla Macallesi, è una vera e propria leggenda, sono rimasti veramente entusiasti. Ma le sorprese non finiscono qui, c’è ancora uno stretto riserbo sulla argomento ma pare proprio che, la prossima stagione, vedrà l’ex portiere della nazionale prendere parte ad un progetto tecnico con la scuola calcio della Macallesi: «Inizieremo a dare qualche informazione in estate – ha dichiarato Giancarlo Capriglia a 7giorni -. Per ora ci godiamo questo bel momento, dopo tanti anni a prescindere dal progetto, ha deciso di venire a farci visita a sorpresa», sorride a sornione il giovane dirigente, lasciando presagire che lui non fosse così poi tanto sorpreso. Siamo pronti a scommettere che Walter dopo più di cinquant’anni, qui si sente ancora a casa sua.  

Giulio Carnevale