Controversie stellari

Il presunto versamento di 6 mln di dollari alla famiglia per mettere a tacere lo spiacevole inconveniente

Neil Armstrong

Neil Armstrong, indiscusso eroe nell’immaginario collettivo americano e non solo, primo uomo a mettere piede sul suolo lunare, sarebbe deceduto per un’imperizia dello staff medico dell’ospedale in cui si trovava ricoverato in seguito ad un’operazione al cuore.

A far trapelare l’inquietante indiscrezione è stato il quotatissimo New York Times, secondo il quale i figli dell’astronauta più noto di tutti i tempi avrebbero messo in dubbio l’operato degli esperti che avevano in cura il padre. Il decesso dunque, avvenuto il 25 gennaio del 2012, quando Armstrong aveva 82 anni, sarebbe da far risalire ad una emorragia della membrana che circonda il cuore, causata forse da un errore di valutazione nel rimuovere i fili di un pacemaker temporaneo.

Il Mercy Health-Fairfile Hospital, struttura presso la quale il paziente si trovava al momento del decesso, avrebbe raggiunto un accordo con la famiglia Armstrong consistente nel versamento di 6 milioni di dollari (la famiglia ne aveva inizialmente chiesti 7) per mettere a tacere qualsiasi polverone mediatico e giudiziario che sarebbe potuto scaturire dall’accaduto.

Non è forse un caso che la questione si sia aperta proprio nei giorni in cui si celebra l’anniversario del primo allunaggio, che vide protagonista L’Apollo 11 con i suoi eroi, tra i quali il nome di Armstrong spicca per notorietà. La querelle resta, per ora, tutt’altro che chiusa.