Coronavirus Lombardia, i dati di mercoledì18 novembre 2020: aumentano di 7.633 unità i nuovi positivi, a fronte di un incremento di 38.100 tamponi

Fontana: «Stanziati 167 milioni di euro per le categorie escluse dal decreto ristori»

Dopo 38.100 tamponi, i nuovi positivi di oggi sono 7.633, mentre i guariti sono aumentati di 11.935 unità. 

I dati di oggi:
-Tamponi effettuati oggi: 38.100
-Nuovi casi: 7.633 (di cui 363 debolmente positivi, e 93 a seguito di tampone sierologico)
-Guariti totali: 169.056 (aumentati di 11.935 unità da ieri)
-In terapia intensiva: 903 (aumentati di 9 unità da ieri)
-Non in terapia intensiva: 8.323 (aumentati di 172 unità da ieri)
-Decessi: 19.850 (aumentati di 182 unità da ieri)
I nuovi casi per provincia: 
-Milano: 2.565 (di cui 675 a Milano città)
-Bergamo: 257
-Brescia: 351
-Como: 795
-Cremona: 188
-Lecco: 132
-Lodi: 134
-Mantova: 239
-Monza e Brianza: 677
-Pavia: 395
-Sondrio: 37
-Varese: 1.683
(Fonti: Lombardia Notizie Online)

Fontana «Abbiamo previsto una misura per i lavoratori autonomi senza partita IVA, privi di qualunque forma di sostegno del reddito: continueremo a lavorare affinchè nessuno sia lasciato indietro»

Attilio Fontana annuncia lo stanziamento di 167 milioni di euro per le categorie escluse dal “decreto ristori” e che stanno subendo i pesanti effetti della crisi economica: «Con le delibere approvate oggi, abbiamo costruito un impianto di interventi organici per persone, famiglie e imprese lombarde. Devo ringraziare l’intera Giunta regionale e in particolare l’assessore al Bilancio Davide Caparini per avere reso possibile questo ulteriore segnale di attenzione per i nostri cittadini». Nello specifico, Fontana spiega: «Nella logica della complementarietà abbiamo previsto una misura per i lavoratori autonomi senza partita IVA, privi di qualunque forma di sostegno del reddito, rimasti totalmente esclusi da ogni forma di ristoro degli ultimi provvedimenti governativi. A questa platea, prevediamo di erogare un contributo di 1.000 euro attraverso la loro partecipazione al nostro sistema di politiche attive regionali della Dote Unica Lavoro»