Il futuro del gambling e del marketing? Si chiama multicanalità

“La multicanalità è obbligatoria, chi pensa di sopravvivere nella staticità è destinato a chiudere”. È di questo avviso Stefano Sestili, Direttore Internal Auditing e Risk Management Global Starnet Limited, intervenuto in occasione del panel "La sfida dell’integrazione multicanalità a misura di gestore" a Enada 2021.  Si deve ragionare sul processo di cambiamento e rinnovamento, senza pensare che le modifiche strutturali arrivate nel gambling siano esclusivamente legate alla pandemia. Il mondo sta cambiando, è vero, ma è un cambiamento irreversibile, non momentaneo.

Diventa fondamentale, quindi, investire in nuove tecnologie, in formazione della forza commerciale. In una parola sola: investire in multicanalità. All’incontro hanno partecipato, oltre a Stefano Sestili, anche Diego Mendez, CEO StreetWeb e CTO Nazionale elettronica; Paolo Gioacchini, presidente Giocondabet; Christian Tirabassi, Senior Partner di Ficom Leisure e moderatore e infine Marco Castaldo, CEO di Microgame. “Occorre un aiuto ai punti vendita con una forza commerciale ben formata – ha spiegato – In azienda abbiamo cercato di avvicinare i nostri prodotti non solo ai clienti che cercano i prodotti online ma tenendo conto del cambio generazionale”.

Il cambiamento non è mai facilesottolinea invece Paolo Gioacchini - ma ce la stiamo mettendo tutta, occorre una personalizzazione dell’offerta”. Parole confermate da Stefano Sestili, che continua: “Non c’è da chiedersi se e come affrontarla, ma la multicanalità è obbligatoria, bisogna partire dal cliente e studiarlo in modo manageriale”.

Cerchiamo però di fare un passo indietro e capire cosa si intende per multicanalità? Si tratta di uno strumento particolarmente diffuso nel marketing, e usato nei migliori casino online ADM, per far riferimento all’utilizzo di differenti punti di contatto, canali, strumenti per interagire con i consumatori. Dando uno sguardo allo scenario italiano, i consumatori multicanale sono attualmente l’88% della popolazione sopra i 14 anni, in aumento del 6% rispetto al 2019 secondo il report dell’Osservatorio Multicanalità 2020. Questo vuol dire che i consumatori decidono di acquistare un prodotto solo dopo essere passati attraverso diversi punti: sito web dell’azienda, catalogo, punto vendita e così via.

Per questo motivo le aziende decidono di mettere a disposizione del cliente diversi canali di distribuzione e di comunicazione, in modo da intercettarli, avvicinarli e coinvolgerli. L’uso della multicanalità, come spiegano gli esperti di InsideMarketing, porta con sé alcuni benefici: la capacità di raggiungere un maggior numero di potenziali clienti, la possibilità di ricevere più feedback sui prodotti e sui servizi, l’opportunità di migliorare le performance aziendali e rispondere alle esigenze dei clienti.

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