Influencer e star contro la depilazione: come nasce la hairy revolution

Il tema della depilazione femminile, ormai, è diventato oggetto di dibattito. Il discorso scivola dai canoni estetici fino a toccare tematiche di matrice politica, in relazione con l’argomento dell’autonomia della donna. Seguendo la storia della moda e dei movimenti femministi, la pratica della depilazione ha vissuto diversi periodi.

Depilazione femminile: dall’antichità ai giorni nostri

Nell’antichità si pensava che l’assenza di peli fosse sinonimo di alta classe sociale. Esistono tracce della pratica tra gli egizi, i greci e gli antichi romani. Venivano usati rasoi di rame e pinzette. Nell’età elisabettiana, nella seconda metà del 500, le donne inglesi erano solite depilarsi le sopracciglia e i capelli della fronte per avere un’attaccatura più alta. Nei primi anni del 900 si comincia a diffondere l’idea di una bellezza femminile legata all’assenza di peli. Questa tendenza nasce in concomitanza con un cambio radicale della moda, che incoraggia l’uso di abiti meno coprenti.

Ultimamente, però, cominciano a vedersi segnali di un’inversione di tendenza, per motivi essenzialmente politici, che riprendono le istanze femministe contrarie ai canoni estetici. Nel mondo dello spettacolo, ci sono attrici o cantanti famose che hanno abbandonato la depilazione in certe parti del corpo, per dimostrare la capacità di scelta libera della donna. Madonna è in prima linea da anni, e anche Julia Roberts ha fatto notizia presentandosi con le ascelle non depilate alla prima di Notting Hill. Con ascelle e gambe non depilate è solita presentarsi anche la nota influencer americana Leandra Cohen. Contro la depilazione intima, si sono schierate attrici come Gwyneth Paltrow e Cameron Diaz.

Questione di salute

La depilazione sicuramente non è amica della pelle: può causare irritazioni cutanee, tra abrasioni e peli incarniti. Se dopo la ceretta compaiono brufoli, arrossamenti o prurito, è il caso di informarsi tramite approfondimenti dedicati riguardo ai rimedi per la follicolite. Si creano, infatti, delle protuberanze rosse, ed è una situazione piuttosto dolorosa. Si possono anche realizzare reazioni allergiche alla crema depilatoria, e i piccoli tagli possono portare a infezioni.

I peli presentano poi dei vantaggi da non trascurare: quelli dei genitali riducono l’attrito durante il rapporto sessuale, e intrappolano batteri ed altri microrganismi. L'assenza dei peli, insieme all’alterazione della flora batterica locale, può aumentare la possibilità di sviluppare infezioni e contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

I peli, oltre a ciò, hanno anche una funzione termoregolatrice, data sia dalla loro presenza che dal fenomeno della cosiddetta “pelle d’oca”, che si verifica al sopraggiungere di uno stimolo freddo.

Sotto le ascelle riducono i danni da sfregamento e, è bene sottolinearlo, non sono la causa di un odore più forte o di una sudorazione più abbondante. Infine, non depilarsi consente di risparmiare tempo e denaro.