Milano consegnate da Vittorio Sgarbi le prime case in cartone per i clochard

«Non sono fatte per difendersi dal freddo. Ma per riappropriarsi della propria intimità»

Milano 15 Febbraio 2017 –  Le casette di cartone realizzate dalla ditta pugliese, "Corvasce Design" sono state consegnate con la collaborazione dei “City Angels” ai primi clochard presso la sede della Fondazione “Memoriale Shoah”  in Stazione Centrale.  Le case di cartone di facile trasporto e montaggio sono state create dall’ artista, Maurizio Orrico, in collaborazione con "Fine Arts" di Alessandro Erra, l’iniziativa è stata promossa da Vittorio Sgarbi. «Inaccettabile - spiega Vittorio Sgarbi - che nel 2017 si possa morire di freddo. Ci sono tre tipi di persone: i migranti, che hanno le loro tutele, ci sono quelle persone nate povere che vanno a cercare aiuto nelle Caritas e in posti simili, e poi ci sono persone che ad un certo punto decidono di fare i clochard. Io ne ho conosciuti molti che venivano da condizioni sociali buone, ma che hanno deciso di fare questo per essere liberi. Quando ero assessore a Milano, di fronte ad un albergo dove risiedevo c’erano queste persone che vivevano sopra un cartone. Erano comunque, a modo loro, felici. Non volevano soldi. Volevano solo stare liberi. Per loro ho un amore istintivo. E quando vedo che muoiono per aver scelto la propria libertà, e ci si indigna solo per quelli che muoiono arrivando dall’altra parte del mare, mi arrabbio. Morire di freddo nel mondo consumista è assurdo - prosegue Sgarbi -. Ho pensato dunque di dar loro, seppur precaria, una casa. Con l’amico Maurizio Orrico abbiamo ideato questa casa in cartone. Vera. Protettiva. Piccola, per due persone. Per giornate non di gran freddo. Non sono fatte per difendersi dal freddo. Ma – conclude il critico d’arte - per riappropriarsi della propria intimità».