Milano, il corpo umano come non l’abbiamo mai visto

In zona Lambrate, una grande mostra sull’uomo e la sua anatomia. A “interpretarla” veri corpi plastinati

Migliaia di visitatori per la mostra “Real Bodies”

C’è tempo fino a fine gennaio per un incontro speciale. Quello con il nostro corpo, dal vero, come non l’abbiamo mai visto. A Milano in via Ventura, zona Lambrate veri corpi “posano” per visitatori di tutte le estrazioni, professioni ed età.
Il corpo è, in effetti, una cosa che accomuna tutti, senza distinzioni di censo o nazionalità.
In via Ventura è messo a nudo, nel “profondo” senso della parola, cioè spesso senza pelle.
Si tratta, infatti, un’esposizione di corpi conservati grazie alla plastinazione: mediante vari trattamenti chimici, si riesce a fermare la decomposizione dei corpi e a sostituirne i liquidi con alcuni polimeri, che li “plastificano” per sempre.
Questa tecnica è stata inventata dall’esperto anatomista Gunther von Hagen, nel 1975 e raffinata negli anni fino a permettere la creazione del progetto internazionale “Body Worlds”. Protagonista di varie polemiche negli anni passati, Body Words ha dovuto rispondere alle molte voci che lo accusavano di vilipendi di cadavere e raccolta illecita di corpi. La mostra dello spazio Ventura è in effetti popolata di corpi di origine asiatica, e Andrea Gianattanasio sul sito del Corriere ipotizzava che i corpi potessero provenire da un illecito traffico di cadaveri provenienti dalle carceri cinesi. Tuttavia queste ipotesi sono, a nostra conoscenza, state sempre smentite. Anzi, il sito di Body Words ha una sezione dedicata ai donatori volontari, che pare siano già migliaia. E’ pertanto possibile che la predominanza di corpi orientali nella mostra dello spazio Ventura, sia il risultato della cultura atea di alcuni paesi dell’estremo oriente, che rende più “digeribile” e frequente l’eventualità di lasciare le proprie spoglie alla scienza.
Ma è solo un’ipotesi. E probabilmente, è quasi irrilevante per questo viaggio dentro l’uomo: senza pelle, è complicato stabilire la provenienza di qualcuno.
Le sovrastrutture culturali crollano improvvisamente di fronte alle numerose installazioni dell’esposizione: organi, muscoli, cartilagini, ossa, nervi, vasi sanguigni e persino feti.
Non è davvero facile rimanere razionali di fronte alla logica del corpo umano, alle sue perfezioni e degenerazioni. La sala delle malattie è, infatti, quella dove si verificano il maggior numero di svenimenti dei visitatori, quasi tutti uomini giovani. Questa statistica è strana, solo apparentemente. Forse, proprio l’essere nel picco delle proprie energie rende i giovani adulti meno pronti a guardarsi "senza pelle", sia in senso letterale che figurato. Donne, bambini e anziani hanno di solito, una maggiore consuetudine con la vita, la morte e la “corporeità”.

Consigliato a chi non ha paura di scoprirsi.
Anche se, per il momento, con la pelle addosso.

Antonella Jannelli