Rogoredo, i residenti esasperati scendono in strada per un corteo contro lo spaccio

Ennesima manifestazione per spingere il Prefetto e il Comune ad intervenire una volta per tutte contro il degrado del quartiere

I residenti in massa per le vie del quartiere

I residenti in massa per le vie del quartiere

Emergenza sicurezza: aumentano le aggressioni, le rapine e la rabbia dei residenti

"Drogoredo", un quartiere in mano a sbandati e tossicodipendenti che delinquono e tengono in ostaggio punti nevralgici di una delle zone più trafficate della città. Ieri, 28 Ottobre, si è svolta l'ormai periodica manifestazione contro uno dei più grandi mercati di spaccio d'Europa che tutti i giorni raccoglie decine di drogati da tutte le parti di Milano. I residenti portati allo sfinimento dopo numerosi episodi di violenze e scippi da parte di questi indegni cittadini, hanno iniziato più due anni fa a far sentire la loro voce attraverso manifestazioni sempre più frequenti per spingere il Prefetto e il Comune ad intervenire con azioni decise ed efficaci. Insieme ai trecento residenti, scesi in strada ieri sera, era presente anche il consigliere comunale di Forza Italia, Silvia Sardone, che ha guidato il corteo e ha commentato così il degrado dilagante nella periferia milanese «Rogoredo è ostaggio di tossici e criminali nel silenzio delle istituzioni. L'attività del Comune è oggettivamente scarsa: pochissimi gli interventi, scarse le attività di contrasto, inesistenti gli interventi sulle proprietà degli edifici occupati, inefficaci i controlli. Non è accettabile - prosegue il consigliere forzista - che il Comune consenta, da anni, di far diventare Rogoredo il quartiere della droga, lasciando nel degrado e nell'insicurezza i residenti che da tempo si organizzano in cortei e manifestazioni, chiedendo interventi che purtroppo non arrivano mai». Gli abitanti del quartiere lamentano il grave immobilismo della giunta di sinistra che nonostante conosca bene la gravità della situazione non interviene in modo risoluto, costringendo i passanti a segnalare ogni giorno tossici intenti a consumare le loro dosi nei pressi della stazione, nel Parco delle Rose , ribattezzato "il bosco della droga", vicino ad uffici e scuole e negli edifici abbandonati di Via Cassinis e Via Lacaita, occupati da senzatetto, clandestini e tossicodipendenti per l'appunto.
Corteo contro il

Corteo contro il "Bosco della droga" con il cosigliere Sardone