Tanto tuonò che piovve. Il partito dello stop ai monopattini, da tempo al lavoro per fermare i nuovi mezzi di micromobilità, segna il primo punto a proprio favore. L’amministrazione del capoluogo lombardo ha infatti deciso che i monopattini in sharing dovranno essere rimossi entro fine settimana e il loro noleggio sarà vietato sino a che non ci sarà un regolamento chiaro e completo. Soddisfatto il sindaco di Milano Beppe Sala, il quale ha sottolineato il lavoro della giunta milanese ma ha al contempo richiesto un intervento deciso da parte dell’autorità nazionale competente. 
Il disagio dei cittadini, specie coloro che si spostano a piedi, era da tempo mutato da semplice lamentela a decisa richiesta di intervento delle autorità, tanto che le notizie dei primi piccoli incidenti avevano iniziato a  rimbalzare sulle testate nazionali e il direttore del quotidiano Libero, Vittorio Feltri, era stato tra i primi a prodursi in un velato (ma non troppo) attacco verso i nuovi mezzi, atto conclusivo di una continua e talvolta esasperata ricerca di un rapido scivolamento verso la mobilità green. Il direttore del quotidiano di viale Majno aveva chiosato in un suo editoriale datato 17 giugno: «L'incubo di essere travolti da certi fessi non è sopportabile»; perfetto stile feltriano, incline all’iperbole e alla provocazione, ma la sostanza era chiara.
Dopo alcuni abbozzi di regolamentazione e le prime multe inflitte ai più scalmanati viaggiatori delle nuove due ruote, misure decisamente insufficienti per controllare un fenomeno in esplosiva espansione, ecco lo stop di Palazzo Marino.
Tutto fermo dunque; rimozione dei mezzi fino a data da destinarsi, come minimo dopo il 30 agosto, giorno in cui la giunta comunale affronterà il tema per cercare di dare risposte che possano conciliare l’effettivo bisogno di incentivare soluzioni ecologiche con la sicurezza di chi si sposta a piedi e non solo.