Rivoluzione Digitale in Sicilia: Bene Messina, Agrigento ancora indietro

Gli ultimi dati sulla transizione tecnologica in Italia parlano di una grande crescita in tutto lo stivale e anche nel sud della penisola. Ancora indietro, invece, la nostra provincia, che deve guardare a modelli virtuosi per non perdere il treno del digitale.

In vetta, ancora una volta, c’è Firenze, davanti a Milano e al gruppone del terzo posto, dove coesistono Roma e Trento, Cremona e Modena, Bergamo e Bologna. Questo il podio delle città più digitali d’Italia, quei comuni in cui la trasformazione tecnologica si fa sentire di più. La prima siciliana è al quindicesimo posto su 108 e ovviamente è Palermo, che condivide la posizione con Prato, Verona, Rimini e Reggio Emilia.

È questa la graduatoria stilata dalla FPA nel suo rapporto ICity Rank 2022, basato su otto indici di settore: il wifi pubblico, le app comunali, le IoT, i canali social, le piattaforme abilitanti, l’utilizzo di dati aperti e i servizi online. Se Messina e Trapani possono tirare un sospiro di sollievo (la prima è infatti passata dalla 62esima posizione alla 28esima, mentre la seconda ha guadagnato 16 punti) le province di Enna e Agrigento sono a livello critico, con un indice inferiore a 30. Si deve presto cambiare rotta, insomma, per cercare di cavalcare l’onda del rinnovamento e per non perdere le opportunità della trasformazione digitale.

Un modello di riferimento nella trasformazione digitale è rappresentato dal gioco a distanza. Una vera e propria industria matura, al giorno d’oggi, che ha saputo attraversare la crisi per rinnovarsi e per proiettarsi al futuro. Grazie, infatti, alla sua vocazione tecnologica, agli investimenti nel digitale e alla capacità di guardare a nuove strategie e nuove strumentazioni (dall’Intelligenza Artificiale ai Big Data, dal marketing online e alle piattaforme mobile friendly) ha raddoppiato il suo giro d’affari negli ultimi 15 anni e ora vede una crescita del 26% rispetto al 2019, secondo le previsioni riportate dagli analisti di Giochidislots.

Modelli virtuosi e progettazione, è questo quello che serve alla nostra zona. E in questo senso un grande aiuto può arrivare dall’Unione Europea e dai fondi del PNRR. Ne è convinto Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Scenari e Intelligenze della Ambrosetti: “Sono previsti infatti investimenti per 40,7 miliardi di Euro: un’opportunità fondamentale per il sistema-Paese per riavviare una produttività stagnante da oltre 20 anni e concretizzare la necessaria transizione green, così strettamente connessa ai processi di digitalizzazione”. Una digitalizzazione che deve coinvolgere tutta la Sicilia, a partire da Agrigento.