Grande partecipazione alle due assemblee pubbliche per la fusione dei Comuni di Vizzolo Predabissi e Colturano

I sindaci Mazza e Dosi hanno espresso soddisfazione per le due serate di confronto con la cittadinanza

Marilena Dosi e Mario Mazza

Marilena Dosi e Mario Mazza Sindaci di Colturano e Vizzolo Predabissi

Nei giorni 8 e 9 maggio 2018 si sono tenute le assemblee pubbliche per la presentazione alla cittadinanza del progetto di fusione dei Comuni di Vizzolo Predabissi e Colturano.

Entrambi i sindaci - raggiunti telefonicamente da 7Giorni - si sono dichiarati soddisfatti dello svolgimento delle assemblee e della partecipazione della cittadinanza.
Il sindaco di Vizzolo Predabissi Mario Mazza afferma: «C'è stato un po' di dibattito, i cittadini più "radicali" hanno espresso qualche perplessità sulla situazione del bilancio comunale di Colturano e sulle aliquote, ma anche un certo attaccamento all'idea di "perdere" l'identità comunale; però siamo riusciti a spiegare alla gente qual è il processo per la fusione, a rispondere ai dubbi posti e abbiamo ancora 60 giorni di tempo per il confronto con i diversi soggetti e portatori di interesse. Sono più che altro alibi e pregiudizi per non cambiare, perché se si fa qualcosa che stravolge le sicurezze acquisite ci si sente fragili e si fa resistenza, senza capire che la prospettiva è che se i piccoli comuni non si associano non si riesce a fare niente».
Gli fa eco il sindaco di Colturano Marilena Dosi: «L'assemblea è andata bene, è stata partecipata ed è stato spiegato il contenuto del progetto di fusione con la presenza del dottor Simonetta dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ci ha aiutato a coordinare i lavori e predisporre il progetto. I cittadini hanno ascoltato con interesse e sono state poste parecchie domande e sollevato qualche dubbio, però sono state date molte risposte alle questioni emerse in un clima di cordialità. Io ho avuto la netta impressione che ci sia un'apertura da parte della cittadinanza a questo ragionamento, curiosità e interesse e non ci sono stati interventi che hanno messo in evidenza particolari problematiche. Dubbi e domande sono stati posti, dalle piccole domande alle grandi questioni, perché per il cittadino è comunque un cambiamento; ma è stato ribadito e sottolineato che la fusione si farà solo se i cittadini lo vorranno. Il referendum segue le regole dei referendum regionali, quindi senza quorum, perciò la fusione si farà se la maggioranza dei votanti più uno in entrambi i comuni sarà per il sì. Dunque non è una decisione presa dall'alto ma sarà la cittadinanza che alla fine deciderà. Evidentemente le motivazioni per dire no sono - a mio parere - inesistenti, non sono emersi interventi contrari alla fusione. I dubbi sollevati hanno riguardato principalmente la preoccupazione della garanzia dei servizi, la possibilità di una minore attenzione alla prossimità; ma noi partiamo già a livello amministrativo da una condizione di unione comunale, quindi io nel mio intervento ho voluto evidenziare che dal punto di vista operativo della gestione dei servizi la fusione c'è già perché gli uffici sono unici, la sede centrale è Vizzolo e Colturano ha degli sportelli distaccati (come ad esempio l'anagrafe) e poi verrà portato a Colturano il comando della Polizia locale. Quella che manca ancora è la fusione politico istituzionale, con cui andiamo a completare un percorso che sostanzialmente è già avanti».