220mila metri quadrati di terreno, con uno specchio d’acqua esteso per 65mila e un bosco circostante di 90mila. Sono questi alcuni dei numeri che contraddistinguono l’ex cava di prestito di Vizzolo Predabissi, divenuta un vero e proprio gioiello ambientale che si appresta finalmente a divenire patrimonio del Comune. Nella giornata di martedì 8 settembre, infatti, si è svolto l’ultimo sopralluogo con il sindaco vizzolese, Luisa Salvatori, e i tecnici di Tangenziale esterna Spa, la concessionaria che ha realizzato ed ha in gestione la Tangenziale esterna di Milano. Si attende ora solo il definitivo passaggio in Giunta dell’atto di cessione. Utilizzata tra il 2013 e il 2015 per fornire sabbia e ghiaia per la costruzione dell’A58, terminata la sua funzione originaria la cava è stata completamente rinaturalizzata a carico di Te Spa, che vi ha piantumato arbusti ed essenze ad alto fusto ed ha realizzato il lago artificiale. Tutto ciò nell’ambito delle opere ambientali compensative che hanno portato nuove piste ciclabili e percorsi naturalistici lungo i terreni lambiti dall’autostrada. Nel giro di poco tempo l’ex cava è divenuta una vera e propria oasi naturalistica che, grazie ad un habitat particolarmente favorevole, ha saputo attirare a sé specie dell’avifauna anche molto rare quali il cigno nero, gli aironi e i cavalieri d’Italia. Per questo è divenuta luogo privilegiato per il bird-watching ed escursioni organizzate dalle associazioni ambientaliste locali. A breve, quindi, l’area diverrà un bene pubblico a tutti gli effetti, ceduto da Te Spa al Comune di Vizzolo per un prezzo simbolico di 100 euro.