Auto e furgoni usati come ariete per spaccare le vetrine: arrestati 10 rom

Assaltati numerosi esercizi commerciali in provincia di Milano e Torino. I fermi sono stati eseguiti dai carabinieri in vari campi nomadi tra Lombardia e Piemonte

Bottino da oltre 100mila euro in contanti

Utilizzavano auto, furgoni e carri attrezzi, tutti rigorosamente rubati, per sfondare le vetrine degli esercizi commerciali, entrare e rubare tutto quello che potevano. Dieci rom di etnia sinti sono stati arrestati dai carabinieri all’alba di mercoledì 23 marzo con l’accusa di aver messo a segno numerose “spaccate”, tra cui undici ai danni di esercizi commerciali e sei ad istituti di credito, tutte tra il milanese e il torinese. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la banda aveva iniziato ad agire la scorsa estate. In base al modus operandi adottato da questi professionisti dello scasso, venivano di volta in volta rubati mezzi di trasporto, sia auto che furgoni, che poi venivano lanciati in retromarcia per distruggere le vetrine di negozi e bar, causando anche ingenti danni alle strutture. I componenti dell’organizzazione criminale, alcuni dei quali viaggiavano nei bagagliai dei veicoli, si introducevano poi negli esercizi commerciali e si impossessavano di denaro ed oggetti di valore. Tra gli obiettivi prescelti figuravano anche i bancomat, che venivano letteralmente asportati per mezzo di carri attrezzi, anch’essi rubati. Tutti e dieci gli arrestati sono stati rintracciati all'interno di vari insediamenti nomadi lombardi e piemontesi, dove si nascondevano, dormendo ogni notte in un posto diverso per sfuggire alla cattura. Secondo gli investigatori questa serie di colpi avrebbe portato alla banda un bottino di oltre 100mila euro in contanti, provenienti anche da videopoker portati via da alcuni bar.
Redazione Web