Falsi allarmi bomba: dopo il caso di Tribiano, episodi simili anche a Paullo e Zelo
Le indagini procedono serrate. L’autrice delle telefonate è una donna che vive nell’area dei 3 Comuni
24 novembre 2014
Sarà l’analisi dei tabulati telefonici a fornire qualche elemento in più per ritracciare la sconosciuta che, nei giorni scorsi, ha gettato il panico in alcuni plessi scolastici di Tribiano, Paullo e Zelo Buon Persico. La prima telefonata ha raggiunto la scuola dell’Infanzia di Tribiano, nel pomeriggio di mercoledì 19 novembre, annunciando la presenza di un ordigno pronto ad esplodere all’interno dell’edificio. Attorno alle 10:30 del giorno successivo, giovedì 20, è toccato alla scuola dell’Infanzia di Paullo, dove, esattamente come a Tribiano, una voce femminile ha messo in guardia il personale della scuola. Nel primo pomeriggio di venerdì 21, evidentemente non paga degli allarmi procurati nei giorni precedenti, la medesima voce ha “colpito ancora” a Paullo, questa volta alla scuola Primaria di via Vigorelli, e pochi minuti dopo anche presso la Primaria di Zelo Buon Persico, sita tra le vie Cassanello e Dante. Come da procedura in circostanze di questo tipo, in tutti i casi i piccoli alunni sono stati fatti evacuare temporaneamente dalle loro classi, per permettere ai carabinieri di passare al setaccio i vari plessi scolastici. Tanto a Tribiano quanto a Paullo e Zelo, l’allarme bomba è rientrato nel volgere di breve tempo, poiché in nessun edificio è stata mai trovata la benché minima traccia di esplosivo. I carabinieri sono tutt’ora al lavoro per rintracciare l’autrice delle chiamate, che rischia una pesante denuncia per procurato allarme.
Redazione Web
24 novembre 2014