Gioco d’azzardo patologico: le slot all’interno della “fascia di sicurezza” dovranno essere spente a fine licenza
Lo stabilisce una recente modifica alla legge regionale contro la ludopatia, che quindi non riguarderà più solo le licenze ancora da rilasciare

30 aprile 2015
Regione Lombardia prosegue nella sua impegno a contrasto del gioco d’azzardo patologico, approvando all’unanimità una modifica alla legge contro la ludopatia, la 8/2013, tesa a ridurre drasticamente il numero di slot e “macchinette” sul territorio lombardo. Per effetto di tale modifica, l'applicazione della distanza minima da scuole, chiese, oratori e altri “luoghi sensibili” si estende non solo alla concessione di nuove autorizzazioni ma anche a quelle oggi attive. Per questo motivo, se i dispositivi per il gioco d’azzardo sono già presenti all’interno della fascia di rispetto, dovranno essere spenti definitivamente allo scadere della licenza. «Grazie a questo provvedimento nel giro di 2 o 3 anni in tutte le città della Lombardia verranno praticamente dimezzate le slot e le macchinette e, al massimo entro 5 o 6 anni, alla scadenza dell'ultima licenza oggi in vigore, non ce ne sarà più nemmeno una».
Così si è espressa a seguito dell’approvazione l’assessore a Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi. «La nostra legge contro la ludopatia - ha proseguito Beccalossi - è già da mesi il più efficace provvedimento per contrastare, o provare a limitare, la diffusione di una vera e propria malattia, che, come altre e ben più note dipendenze, colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione. In questo anno e mezzo, grazie alla norma, sono stati rafforzati controlli, sanzioni, limitazioni degli orari di apertura e, soprattutto, impedite nuove aperture grazie alle distanze di 500 metri dai luoghi sensibili».
Redazione Web
30 aprile 2015