Maxi operazione contro le frodi IVA: 47 arresti e sequestri per oltre 520 milioni di euro
La Procura Europea e le Forze di Polizia sventano una frode carosello da 1,3 miliardi di euro. Coinvolti vertici della criminalità organizzata

15 novembre 2024
Una delle più grandi operazioni contro le frodi fiscali in ambito europeo ha portato a 47 provvedimenti restrittivi, con 34 arresti in carcere, 9 domiciliari e 4 misure interdittive, e a sequestri per oltre 520 milioni di euro. L’inchiesta, coordinata dagli uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), ha svelato una frode IVA intracomunitaria nel settore dell’elettronica che ha coinvolto oltre 400 società e 200 persone fisiche.
Una frode strutturata e internazionale
La frode, nota come "carosello", sfruttava il regime di non imponibilità IVA per le transazioni intracomunitarie. Al centro, società fantasma (le cosiddette missing traders), che acquistavano prodotti tecnologici senza applicazione dell’IVA, li rivendevano a società italiane con l’imposta inclusa, ma senza versarla all’Erario. L’indagine ha individuato 269 società fantasma, 55 “buffer” (filtri) e 28 società “broker”, per un totale di fatture false emesse pari a 1,3 miliardi di euro tra il 2020 e il 2023. Lo schema si sviluppava in tutta Europa, coinvolgendo Paesi come Olanda, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Bulgaria e Spagna, e alcune società fuori dall’UE, con attività di riciclaggio estese fino agli Emirati Arabi e alla Svizzera.
Legami con la criminalità organizzata
Tra i responsabili, figurano membri di organizzazioni camorristiche e mafiose, che hanno fornito capitali per la frode e riciclato i profitti in attività illecite. Il Giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto l’aggravante dell’uso del metodo mafioso e l’agevolazione a consorterie criminali. Sono stati sequestrati beni immobiliari per oltre 10 milioni di euro, tra cui complessi residenziali a Cefalù e proprietà in Liguria, Lombardia e Sicilia.
Collaborazione e perquisizioni in tutta Europa
L’operazione ha visto una collaborazione senza precedenti tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza e le autorità di diversi Paesi UE, con oltre 160 perquisizioni effettuate in 30 province italiane e nei Paesi interessati dalla frode. Decisivo il ruolo della Procura Europea, che ha unificato i filoni investigativi avviati a Milano e Palermo, permettendo un approccio coordinato a livello nazionale ed europeo.
Danni economici e ripercussioni legali
Le frodi carosello non solo causano danni economici enormi (in questo caso oltre mezzo miliardo di euro) ma distorcono la concorrenza e favoriscono l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale. Nonostante le misure adottate, il procedimento è ancora nella fase preliminare e vige la presunzione di innocenza per tutti gli indagati. Tuttavia, le autorità si dicono fiduciose che questa operazione rappresenti un passo significativo nella lotta alle frodi fiscali e al riciclaggio. Un messaggio chiaro contro chi tenta di aggirare il fisco e inquinare l’economia legale, a favore di una maggiore giustizia fiscale e sociale.
15 novembre 2024