Sgominato maxi traffico di opere d’arte contraffatte in tutta la Lombardia e nel Veneto

Coinvolto anche un collezionista di Merlino, che aveva acquistato un falso Mimmo Rotella, segnalato per ricettazione

Opere d'arte contraffatte

Opere d'arte contraffatte Coinvolto anche un collezionista di Merlino

Vendevano opere d’arte fasulle spacciandole per autentiche ad ignari acquirenti che le pagavano il 25% del loro effettivo valore, ignorando si trattasse di mere copie, sebbene realizzate con estrema perizia. I carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico di Monza, sotto la coordinazione della Procura di Milano, hanno posto termine alle attività illegali di una banda dedita allo smercio di falsi d’autore, piazzati in Lombardia e in parte anche in Veneto. In base a quanto appurato dagli uomini dell’Arma, alla base dell’organizzazione c’era un 45enne romano residente a Pavia che, forte di un diploma in Belle Arti e di un notevole talento, riproduceva famose opere di importanti artisti del ‘900, quali De Chirico, Schifano e Chagall. Le copie d’autore venivano quindi rivendute per autentiche da un complice e piazzate a collezionisti ed appassionati. Nel complesso, i carabinieri sono riusciti a recuperare 53 riproduzioni, la cui non autenticità era davvero difficile da scoprire, che avevano fruttato ai falsari circa 300mila euro. Le opere in questione, qualora fossero state autentiche, avrebbero avuto un valore di diversi milioni di euro. Le persone responsabili del traffico dei quadri fasulli, cioè l’autore e il “mercante”, sono state denunciate per contraffazione, ma nei guai sono finiti anche gli acquirenti, ritenuti responsabili di ricettazione. Tra questi figura anche un collezionista di Merlino, che aveva comprato a prezzi stracciati un falso Mimmo Rotella. Le indagini, durate poco meno di un anno, erano scattate a settembre del 2013, quando i carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico avevano raccolto la prima denuncia circa un quadro di De Pisis risultato non autentico. 
Redazione Web