Atti vandalici alla sede Gem di Melegnano: l'associazione di assistenza ai disabili nel mirino di giovani teppisti

Dopo i furti all’Avis e allo Sporting Club, a Melegnano il mondo dell’associazionismo e del volontariato finisce nuovamente nel mirino di ignoti teppisti: stavolta è toccato al Gem – il Gruppo Educatori Melegnanesi – che ha sede all’interno della casa scout di via Baden Powell. Quando lunedì 9 dicembre alcuni volontari si sono recati nel quartier generale dell’associazione che tutela e assiste i disabili del territorio, si sono trovati di fronte uno scenario desolante: tre estintori svuotati sul pavimento, muri imbrattati con scritte di ogni tipo - da pezzi di canzoni hip hop ad offese nei confronti del Sindaco - e disegni volgari, armadi svuotati del loro contenuto, cibo destinato ai ragazzi buttato per terra senza cura.

La lista dei danni è lunga: i vandali hanno forzato la serratura, rompendola; hanno danneggiato sedie e, in particolare, una sedia a rotelle. Nulla è stato rubato, eccetto una macchina fotografica digitale, per di più già rotta. Dalle scritte sui muri si intuisce la giovane età dei teppisti; le bottiglie di birra e i resti di cibo fanno ipotizzare che i ragazzi abbiano passato diverso tempo nella sede - probabilmente una serata - gozzovigliando e mettendo a soqquadro tutto ciò che capitava loro sotto tiro: tra le altre cose, hanno rovesciato bevande sulle foto dei ragazzi del centro e aperto gli archivi con dati, indirizzi e documenti, invadendo la privacy di tutti coloro che hanno a che fare con il Gem.
Ne parliamo con Giulia Damiani, una volontaria facente parte del Gem da 6 anni, di cui gli ultimi due nel Comitato Direttivo: «Deve essere successo nel weekend tra il 6 e l’8 dicembre. Noi volontari ci riuniamo il giovedì sera, mentre la domenica svolgiamo le attività con i ragazzi del centro. Quella domenica, l’8 dicembre, essendo giorno festivo – racconta – il Gem è rimasto chiuso; solo il lunedì siamo stati avvertiti del fatto che era stato rotto il fanale di un furgone che usiamo per i trasporti e ci siamo straordinariamente recati in sede, trovando la brutta sorpresa».
«Erano già successi altri piccoli episodi di effrazione – continua amareggiata – ma mai un atto vandalico di tale entità: non parlo solo del danno economico, che è il minimo, ma di quello morale. È un attacco insensato, che ci fa male: si tratta di una mancanza di rispetto verso noi volontari, verso i ragazzi che assistiamo e verso l’intera comunità che ci conosce, ci sostiene. Siamo una presenza forte sul territorio, l’ultima associazione del genere rimasta attiva nel Sud Est, abbiamo ancora tante iscrizioni - quest’anno ad esempio, 10 nuovi volontari - e siamo da 40 anni una delle realtà di cui Melegnano va più orgogliosa. Non pensiamo sia un attacco “personale”, ma allora ci chiediamo: cosa avranno voluto dimostrare questi ragazzi con questo atto? Siamo indignati, delusi e ci sentiamo impotenti».
Il presidente del Gem, la giovane Silvia Ruggiero, ha sporto denuncia lunedì stesso. I Carabinieri, però, non hanno ritenuto di dover uscire per vedere di persona la situazione, consigliando di scattare delle foto di rito per questioni assicurative e probabilmente valutando l’atto come una “bravata”.
«Non bisogna sminuire, però – conclude Giulia –. Noi non ci sentiamo tutelati. Rinforzeremo le misure di sicurezza, ma sinceramente non avremmo mai pensato di avere bisogno di sorveglianza. La nostra intenzione non è fare polemica, ma sensibilizzare su questo problema e fare in modo che non si ripeta mai più».

Aggiornamento del 17/12/2013:
Mentre i volontari e i membri del Gem si sono adoperati nel weekend appena trascorso per pulire e ridipingere i muri di Casa Scout, sui gruppi Facebook che parlano della città di Melegnano (principalmente “Melegnano News”) gli utenti si continuano a confrontare per cercare di risalire agli autori dell’ignobile gesto, in particolare per mezzo dei tag (gli pseudonimi usati come firma, nel gergo urbano dei graffiti) che i ragazzi hanno lasciato sui muri. Tali segni di riconoscimento sarebbero stati trovati in altre zone del Sud Est, come la stazione ferroviaria di Borgolombardo. È dunque gradita qualsiasi segnalazione utile ad individuare i colpevoli.

Francesca Tedeschi

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