Centocinquanta operai Tamini al presidio organizzato ai piedi del Pirellone

Successo per la manifestazione indetta dai sindacati e volta a sensibilizzare le istituzioni in merito alla sorte dei lavoratori dei siti di Melegnano

I dipendenti Tamini ai piedi del Pirellone

I dipendenti Tamini ai piedi del Pirellone

Uilm: «La nostra battaglia non si ferma»

Prosegue la battaglia dei dipendenti Tamini delle sedi di Melegnano a difesa dei loro posti di lavoro. Ha superato infatti l’85% l’adesione dei lavoratori allo sciopero proclamato da Uilm e Fiom per il pomeriggio di giovedì 16 febbraio. In 150 si sono ritrovati sotto Palazzo Lombardia per ribadire ancora una volta la necessità della presentazione in tempi brevi del piano industriale, che era atteso alla fine di gennaio e invece con tutta probabilità, come comunicato dai vertici aziendali, non arriverà prima di aprile. Altri punti al centro della mobilitazione sono stati il trasloco della palazzina degli uffici dalla sede di Melegnano a Legnano e la richiesta di chiarezza sul rinvio di 120 giorni del termine previsto per i lavori di bonifica dell’area dello stabilimento produttivo di Melegnano. «Siamo soddisfatti dell’adesione allo sciopero - spiega il segretario generale Uilm Milano, Vittorio Sarti - perché abbiamo ribadito la necessità della convocazione di un nuovo tavolo al Ministero dello sviluppo economico. Così come avvenuto nelle precedenti occasioni, quando la Regione ha sostenuto le nostre istanze,  ci auguriamo che vengano raccolte le nostre preoccupazioni e le priorità che abbiamo presentato. È stato un passaggio importante perché  le istituzioni si rendano conto di quanto sta accadendo in Tamini e di quanto sia importante agire subito per la tutela dei livelli occupazionali e per il futuro di una realtà produttiva storica». Successivamente la rappresentanza di lavoratori si è poi spostata in corteo in via Taramelli all’Arifl, l’Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro, per un incontro che ha visto coinvolti i rappresentanti sindacali, le Rsu e una delegazione di lavoratori.
Redazione Web