Le insegne in dialetto agli ingressi della città continuano a destare polemiche: ecco il botta e risposta al vetriolo tra il PD e il Carroccio locali

La sezione locale della Lega pone un attacco personale nei confronti del Consigliere chiedendogli se fosse al corrente del recente convegno del PD in cui è stato posto l’accento sull’importanza, da parte delle nuove generazioni, di potersi esprimere correttamente, non solo in inglese e in italiano ma anche nel proprio dialetto. Sotto l’immagine di una tac di un noto personaggio di cartoon, raffigurato come cerebralmente minidotato, la Lega sottolinea a Massasogni che l’iniziativa sia stata a costo zero per le casse comunali, grazie alla generosità di un privato. Il vice capogruppo del PD ha voluto, in risposta alla Lega Nord, scrivere una lettera alla città dal titolo “Ciarlatà e fa frecàss per imbruià la gent” cioè “Ciarlare e fare rumore per imbrogliare la gente”, in cui evidenzia che i problemi importanti siano altri e che i melegnanesi dovrebbero essere messi al corrente, piuttosto, del Piano di Governo del Territorio, reo di produrre una colata di 221.000 metri cubi di cemento. Risulta sempre facile, infatti, secondo Massasogni, attirare l’attenzione con burlesque, al fine di distrarre l’opinione pubblica dal fallimento politico. Il Consigliere afferma, inoltre, che la generosità del privato poteva essere indirizzata verso scopi più utili alla città, come la sostituzione della segnaletica ove insufficiente o mancante. Per l’accusa di “razzismo alla rovescia” posta dalla Lega Nord, il vice capogruppo del Pd sottolinea che il razzismo è sempre una devianza ed è pericoloso alimentarlo anche attraverso linguaggi che tendono a dividere anziché unire poiché manomessi e lontani dalla tradizione e dalla identità locale.

Ilaria Piermatteo