A Milano è boom di controlli in ristoranti e negozi alimentari

Protagonista la sezione Annonaria della polizia locale, che esegue una media di 100 verifiche al mese a tutela della salute pubblica e dei consumatori

Con una media di 100 controlli al mese nei ristoranti e negli alimentari milanesi il Nucleo tutela consumatori dell’Annonaria della Polizia locale vigila sul rispetto delle regole: dal controllo delle scadenze degli alimenti alle modalità di conservazione, con particolare attenzione per i cibi freschi e quelli congelati, fino alle corrette prassi igieniche che gli esercenti sono tenuti a rispettare. Il risultato nei primi sei mesi del 2019 è stato di 3 sequestri penali, con 3 persone indagate per aver messo in vendita degli alimenti in cattivo stato di conservazione, 40 sequestri amministrativi e 480 verbali di contestazione. I controlli vengono programmati sia su iniziativa degli agenti su tutta l’area milanese, sia in seguito a segnalazioni di cittadini: per quanto riguarda i ristoranti, la maggior parte di queste ultime arriva per denunciare forti odori che provengono dai locali. In questo caso gli agenti verificano la presenza degli impianti per la dispersione degli odori e la loro certificazione. I controlli negli esercizi commerciali si concentrano, oltre che sulle norme igieniche, sulle modalità di conservazioni delle confezioni e sul rispetto delle scadenze. Non è infrequente infatti che si trovino sugli scaffali scatole con la data di scadenza abbondantemente superata, ma ci sono anche tentativi abusivi di modificarle. Per i ristoranti invece la maggiore attenzione è dedicata alla pulizia della cucina e delle stoviglie e alla conservazione dei cibi, sia freschi sia congelati. Tutti gli alimenti vengono sottoposti a sequestro penale quando il cibo è mal conservato o con parassiti, oppure amministrativo, quando è posto in vendita oltre la data di scadenza.
Redazione Web

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