Aggressioni Duomo: perquisizioni tra Milano e Torino, la Polizia di Stato individua 18 giovani di origini nordafricana, tre dei quali minorenni

Gli indagati, sono stati riconosciuti grazie all'utilizzo di un soffisticato software. De Corato ringrazia la Magistratura e lancia un j'accuse alla giunta Sala: «Quali azioni sono state fatte per far comprendere che nel nostro Paese certi atteggiamenti non sono ammessi?»

Un fermo immagine tratto da un video della polizia di Milano

Si tratta, secondo le prime informazioni della Questura di Milano, di 15 ragazzi maggiorenni e di 3 minorenni, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri sia italiani di origini nordafricane. L'attività investigativa, basata sulla visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, e sulle testimonianze di passanti e delle stesse vittime nonché sull'analisi dei social network, ha condotto alle individuazioni dei presunti appartenenti al “branco” di ragazzi che ha molestato sessualmente nove ragazze. Sono violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate i reati contestati nell'inchiesta della Squadra mobile di Milano, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, che stamani ha portato alle perquisizioni per le aggressioni sessuali nei confronti di 9 ragazze, in tre episodi distinti, nella notte di Capodanno. «Spero li trovino e che sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze che sono state molestate quella sera»: così una delle due ragazze tedesche coinvolte negli episodi.
«Mi auguro venga presto fatta giustizia - commenta l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato -. Adesso bisogna interrogarsi sul perché giovani extracomunitari si riuniscano in bande e terrorizzino la città, importunando per lo più le ragazze. È chiaro che la cultura che li pervade è quella del paese d’origine dove, è inutile nascondercelo, la donna è subalterna all’uomo e viene trattata come oggetto. Ed è del tutto evidente che il modello dell’integrazione voluto dal centrosinistra ha fallito. Oggi ci scandalizziamo, giustamente, di quanto successo in Piazza Duomo a Capodanno, ma ricordo che medesimi episodi sono avvenuti in passato più volte nelle zone della movida del capoluogo lombardo. Basta girare su internet e i social per leggere le testimonianze di donne molestate da magrebini o egiziani sui Navigli o nelle altre zone della vita notturna. Questo è il ‘modello Milano’ scandito da marce e pic-nic pro-immigrazione della giunta Sala. A testimonianza di quanto interessi al Sindaco la delicata problematica, ieri non si è nemmeno presentato in aula per render conto ai Consiglieri Comunali, lasciando la patata bollente a un timido assessore, Marco Granelli, che si è difeso dicendo che avrebbe atteso l’esito delle indagini. Milano  da quasi 10 anni guida la classifica del Sole 24 Ore, elaborata sui dati Istat, della città con più reati: ci sarà un motivo di questo triste primato? Questa situazione di bande di immigrati che “mettono a ferro e fuoco” la città sta sfuggendo di mano, se addirittura non lo è già. La vera responsabile di quanto accade è la cultura dell’integrazione portata avanti in questi anni dal centrosinistra. Quali azioni sono state fatte  - conclude l'ex vicesindaco di Milano - per far comprendere che nel nostro Paese certi atteggiamenti o comportamenti non sono ammessi?»
Riccardo De Corato

Riccardo De Corato