Bassi contro i Rom e la cementificazione: «La Lega è vicina al cittadino per problemi di sicurezza e qualità della vita»
Intervista al Consigliere leghista sui temi della sicurezza in zona Ovidio e della cementificazione in via Einstein
29 giugno 2012
I cittadini di piazzale Ovidio e di via Einstein chiamano e la Lega risponde, sostenendo le loro cause. Risale al 31 maggio l'aggressione che ha richiamato l'attenzione sui problemi di sicurezza della zona Ovidio, un tema affrontato a più riprese dalla Lega Nord che, come spiega il consigliere Bassi durante l'intervista che ci concede, già a ottobre del 2011 aveva denunciato l'aumento dei fenomeni di degrado.
«In Consiglio di Zona la proposta dell'Associazione culturale Hc, che si offriva di riqualificare i giardini antistanti il supermarket di piazzale Ovidio, notoriamente male frequentati, è stata accantonata dalla maggioranza per mancanza di liquidità. Era un progetto interessante – racconta Bassi – che prevedeva la creazione di un punto di aggregazione giovanile attraverso l'installazione di un totem per Mp3 su cui caricare-scaricare file audio, dando vita a una sorta di music-crossing. Erano altresì previsti interventi di arredo urbano concordati con i residenti, e il tutto per una cifra modesta. Tuttavia l'attuale maggioranza ha preferito sostenere eventi ricreativi piuttosto che la realizzazione di opere strutturali che migliorino la qualità della vita. Ma noi continueremo a lavorare sul fronte sicurezza: abbiamo già presentato il 7 giugno una mozione per lo sgombero del campo Rom di via Gatto e torneremo a chiedere una presenza più massiccia delle Forze dell'Ordine».
Tra gli argomenti caldi cui si sta dedicando la Lega vi è anche la questione della realizzazione di nuove residenze universitarie in via Einstein. Si tratta di un intervento dal forte impatto ambientale che preoccupa tanto i cittadini quanto gli esponenti locali del Carroccio: si passerebbe infatti da un unico palazzo a ben 3 edifici di 9, 5 e 4 piani.
«Quest'opera rischia di snaturare il quartiere – ci dice Bassi – perché porterà all'abbattimento dei secolari cedri del Libano e toglierà luce e aria alle abitazioni circostanti. Inoltre il complesso sarà vincolato all'uso di residenza per studenti solo per trent'anni, trascorsi i quali la proprietà potrà persino venderlo, se lo vorrà. La priorità, a nostro modo di vedere, è la riduzione dei volumi. Purtroppo però non sembra esserci molto spazio per le modifiche: il bando di finanziamento del Miur decadrà se non si realizzeranno almeno 208 posti letto e, per di più, nonostante il progetto fosse già esecutivo a dicembre 2011, la maggioranza lo ha illustrato solo due settimane fa riducendo la possibilità di intervento delle opposizioni. I lavori devono ora partire entro il 18 agosto, ma noi della Lega intendiamo presentare comunque una mozione urgente per chiedere che il Consiglio di Zona si esprima contro questa colata di cemento».
Federica Solaro
29 giugno 2012