Biolchini abbandona l'Idv per passare nelle fila dell'Udc. «Mi sembra di essere ritornato a casa!» commenta l'ex capogruppo provinciale dell'Idv

Roberto Biolchini, consigliere Provinciale a Milano e comunale a Pioltello, tra le fila dell’opposizione, ha recentemente cambiato la sua fede politica. Infatti, da Italia dei Valori è passato al gruppo di Unione di Centro.


Tanti i commenti provenienti dal mondo politico. C’è chi, come Enrico Marcora, consigliere regionale Udc, dichiara di accoglierlo a braccia aperte e chi, invece, come Luca Gandolfi, consigliere provinciale IdV, e altri tre esponenti dell’IdV locale, lo criticano fortemente.
Per approfondire meglio la questione, abbiamo raggiunto telefonicamente proprio Roberto Biolchini. Vediamo cosa ci ha raccontato.

Consigliere Biolchini, ci spiegherebbe le motivazioni di questo cambiamento di fronte politico, che, se permette, pare piuttosto radicale?

Certamente. Le motivazioni sono sicuramente di tipo ideologico. Per capire meglio la questione, però, occorre risalire alle mie origini politiche. Il mio impegno in politica nasce con la Democrazia Cristiana di Niccolò Martinozzi. Successivamente, sono entrato nel Partito Popolare e, infine, nella Margherita. Nel novembre del 2007, quando i partiti di centro-sinistra e di sinistra sono confluiti nel PD, mi sono trovato un po’ disorientato. In quel momento, l’IdV mi era sembrato il partito più adatto a me: un partito che si proponeva come post-ideologico e indipendente dalle mentalità politiche predominanti. Insomma, in questi quattro anni, finchè si è trattato di condividere alcuni obiettivi generali, è andata bene, ma quando la prospettiva politica si è rivelata essere quella di “Vasto” (riferimento alla fotografia scattata al trio Bersani, Di Pietro e Vendola, n.d.r.), penso non rappresenti più quello in cui credo.

E riguardo alle critiche fatte dai suoi ormai ex compagni di gruppo, che la accusano di “scilipotismo”?

Mi permetta di rispondere con una battuta: ma che c’azzecca con me Scilipoti, uno che è passato da un partito di opposizione a uno di maggioranza? Io sono rimasto nell’opposizione. Anzi, ho pure rinunciato alla carica di capogruppo in Provincia, pur di restare coerente nei confronti degli elettori di Pioltello.

Sembra di capire che oltre all’aspetto ideologico ci sia qualcosa di più.

In campagna elettorale ho assicurato ai miei sostenitori di Pioltello che non sarei mai sceso a compromessi con l’opposizione. L’IdV a Pioltello doveva essere l’alternativa all'opposizione di centrodestra. Ultimamente non era più così e a me non andava affatto bene. Dovrebbero solo essere contenti i miei ex colleghi di partito: ora IdV è libera di fare accordi con chi vuole.

C’è chi dice che, però, dovrebbe rinunciare al doppio incarico che ha. Lei cosa risponde?

Non mi sono dimesso dalla carica di consigliere comunale proprio perché ho voluto mantenere il patto con quegli elettori che avevano riposto in me la loro fiducia. Detto questo, non accetto di essere strumentalizzato.

Enrico Marcora, consigliere regionale dell’UdC, ha dichiarato di essere contento del suo arrivo. Cosa ne pensa del suo nuovo collega di partito?

Voglio ringraziare sia Enrico Marcora, sia il consigliere provinciale Alessandro Sancino, persone che hanno grande voglia di fare e che operano per il bene dei cittadini. Marcora, da sempre, antepone l’interesse del cittadino a quello della politica, proprio come me.

Ci conferma che continuerà a interessarsi delle problematiche del Sud Est milanese?

Assolutamente sì. Proprio ieri, ho partecipato alla conferenza stampa tenuta dall’assessore De Nicola, dove si è parlato di riqualificazione di Rivoltana e Cassanese. Penso che occorra, fin da subito, vigilare sulla situazione dei cantieri e delle strade per ridurre i disagi dei pendolari e dei residenti. A questo proposito, tengo a sottolineare che ho sollecitato più volte all’Amministrazione di Pioltello ad installare, come ha fatto il comune di Cernusco, un sistema di videosorveglianza dei varchi di ingresso alla città, ma il Sindaco non fa altro che temporeggiare. E intanto quelli che dovranno pagare i problemi di traffico saranno i cittadini.

Un’ultima domanda. Qual è la sensazione che ha provato approdando nell’UdC?

È come tornare a casa. Certo, non rinnego le battaglie fatte con IdV, ma devo ammettere che spesso non mi sentivo in sintonia col partito.

Si prospetta un futuro roseo, insomma…

Non nascondo tutto il mio entusiasmo per questa nuova avventura e per i compagni che ritrovo, sia a livello locale, che regionale e provinciale.

Susanna Tosti