Cassanese, annullamento multa dell’autovelox, Città Metropolitana annuncia che impugnerà la Sentenza di fronte al Giudice Ordinario

Per l’Ente metropolitano la regolare approvazione dei dispositivi, ottenuta dal competente organo ministeriale, costituisce condizione necessaria e sufficiente per l’utilizzo della citata strumentazione elettronica

Sp 103 Cassanese Moderna, nell'immagine da satellite le frecce indicano dove sono installati gli autovelox

Sp 103 Cassanese Moderna, nell'immagine da satellite le frecce indicano dove sono installati gli autovelox Elaborazione grafica di www.ztlmilano.it

A seguito del nostro articolo di ieri, numerosi lettori ci hanno scritto illustrandoci le loro sventure con gli autovelox di Città Metropolitana di Milano. In particolare ci ha colpito la storia di un automobilista che sulla S.P.15 bis Paullese presso l’Idroscalo, ha preso 14 multe in 30gg. Per molti utenti della strada quell’impianto per come è ubicato non serve a preservare la sicurezza stradale, ma bensì a fare cassa. Gli automobilisti si sentono vessati, ma è pur vero che il non rispetto dei limiti di velocità è la prima causa di incidenti mortali.
Città Metropolitana di Milano travolta dalla sentenza del Giudice di Pace di Milano che il 5 ottobre 2022 ha annullato la multa e le sanzioni accessorie ad un automobilista, accogliendo il ricorso basato sul postulato che l’approvazione degli autovelox senza l’omologazione rende nulla l’infrazione rilevata, non ha tardato a far sapere la propria posizione. Infatti con riferimento alla sentenza che ha visto l’annullamento della contravvenzione per eccesso di velocità nei confronti di un cittadino che percorreva la strada provinciale 103 Cassanese il 12 dicembre 2021, la Città Metropolitana di Milano annuncia che impugnerà il pronunciamento di fronte al Giudice Ordinario. Per l’Ente metropolitano la regolare approvazione dei dispositivi, ottenuta dal competente organo ministeriale, costituisce condizione necessaria e sufficiente per l’utilizzo della citata strumentazione elettronica. Inoltre la nota stampa dell’ex Provincia di Milano specifica che in ordine all’equivalenza tra ‘omologazione’ e ‘approvazione’ ai fini della validità degli atti di accertamento emessi indifferentemente con dispositivi omologati o approvati (anche considerato che sono sottoposti alle medesime verifiche tecniche da parte del medesimo organo ministeriale), si è espresso chiaramente anche il  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con circolare dell’11.11.2020 prot. 8176. Gli apparati utilizzati dalla Città Metropolitana di Milano sono regolarmente verificati e tarati dagli organi competenti e le certificazioni sono disponibili sul sito dell’Ente dedicato al servizio. Gli Uffici di Città Metropolitana di Milano sono sicuri che «L’approvazione dei dispositivi di rilevamento della velocità adottati dalla Città Metropolitana di Milano è, quindi, da ritenersi conforme ai fini della validità dei provvedimenti intrapresi».
Relativamente alla Sentenza della Corte di Cassazione n. 8964/2022 Città Metropolitana fa sapere che i giudici non hanno preso in considerazione l’approvazione o l’omologazione delle apparecchiature, ma hanno semplicemente confermato che le apparecchiature devono essere sottoposte alle verifiche periodiche di taratura e di funzionalità. Insomma in Italia le sentenze pare cambino a seconda del giudice chiamato a decidere; per ora l’unico fatto certo che da Palazzo Isimbardi sono sicuri che  il “Progetto Sicurezza Città Metropolitana di Milano” sia costruito su basi giuridiche solide, e che la sentenza del Giudice di Pace Simonetta Fornaciari  non reggerà avanti al Tribunale ordinario.
Giulio Carnevale