L’autovelox sulla S.P. 103 Cassanese non è omologato, il Giudice di Pace accoglie il ricorso e annulla la sanzione di € 173.00 + 3 punti patente

Dopo la sentenza sull’apparecchio ubicato a Pioltello, si apre la strada ad una miriade di ricorsi, gli altri autovelox del “Progetto Sicurezza di Città Metropolitana di Milano”, saranno omologati?

L’apparecchiatura per il controllo della velocità degli utenti della strada installata da Città Metropolitana sulla Strada Provinciale103 Cassanese Moderna risulta sprovvista di omologazione. Il Giudice di Pace Simonetta Fornaciari, ha accolto il ricorso di un automobilista e ha annullato la sanzione di € 173.00 con la decurtazione di 3 punti patente. Questa sentenza apre la strada ad una miriade di ricorsi, e la domanda che sorge spontanea è:
gli altri impianti del "Progetto Sicurezza di Città Metropolitana di Milano” saranno sprovvisti di omologazione, come quello oggetto della sentenza?

Sino a ieri questo autovelox”non omologato” non era mai stato messo in discussione in virtù dell’approvazione del Ministero dei Trasporti e del certificato di taratura . Nella giornata del 5 ottobre 2022, il Giudice di Pace di Milano lo ha dichiarato fuorilegge, poiché come ribadito da numerose sentenze della Suprema Corte di Cassazione “Ogni strumentazione commerciabile nella Comunità Europea, deve corrispondere a determinate caratteristiche le quali devono essere certificate e omologate da Enti preposti dallo Stato a garanzia del consumatore”. Il Giudice di pace milanese ha stabilito che non basta l’approvazione ma è necessaria anche l’omologazione.

Il tutto nasce da un ricorso ad una multa per eccesso di velocità, depositato da un automobilista, assistito da Altvelox.it, un gruppo di cittadini che con l’ausilio di un team di giovani avvocati  difende gli automobilisti dalle vessazioni ingiuste del Codice della Strada. Nel pomeriggio del 12 dicembre 2021, un automobilista alla guida del veicolo aziendale, percorreva la  S.P. 103 Cassanese Moderna  in direzione Brescia, quando al km 6+260, l’apparecchiatura per il controllo della velocità di Città Metropolitana di Milano rilevò una velocità di Km/h 108,0, dove il limite di velocità è di 90 Km/h, quindi ben 18 km/h in più del consentito (La velocità calcolata ai fini della violazione è stata di Km/h 102,6, ai sensi dell'art. 345 c.2 del DPR 16.12.1992 n.495 la velocità rilevata viene decurtata del 5% con un minmo di 5 km/h). Sono numerosi gli automobilisti sanzionati ogni giorno, non c’è un dato ufficiale ma da alcune stime degli addetti ai lavori, si ipotizza che quell’autovelox elargisca sanzioni agli utenti della strada per circa 600 mila euro al mese. A nulla è valsa l’opposizione di Città Metropolitana di Milano, in attesa delle Motivazioni della sentenza che dovrà depositare il Giudice, quello che è inspiegabile come un Ente di un certo rilievo come Città Metropolitana di Milano possa essere così superficiale: «Sono tante le varianti che possono intervenire sulla rilevazione della velocità degli utenti della strada – spiega Gianantonio Sottile di Altvelox.it -. In passato abbiamo fatto delle prove con diverse apparecchiature in contemporanea, e i dati di rilevazione della velocità erano sostanzialmente differenti. Basta un algoritmo diverso per la decurtazione del 5% della velocità come norma il Codice della Strada che in alcuni casi l’automobilista sarebbe da sanzionare e in altri casi lo stesso automobilista non sarebbe da multare. Da ieri è cambiato tutto, i numerosi utenti che quotidianamente vengono tartassati anche dal quel rilevatore non omologato potranno fare ricorso ed avere giustizia. Nel caso siamo disponibili, interpellateci».
A questo punto è facile immaginare come la pioggia dei ricorsi interesserà tutti gli impianti per il controllo della velocità installati da Città Metropolitana di Milano, con una negativa ricaduta sul Bilancio già precario dell'ex Provincia di Milano. Beppe Sala, se ci sei batti un colpo!
Giulio Carnevale

Sentenza gdp milano 051022 1

sentenza-gdp-milano-051022-1.pdf