La Corte dei Conti blocca ancora l’iter della MM3 fino a Paullo. Rimarrà un miraggio?

Le promesse dei politici di turno che si sono avvicendati alla guida della Provincia

 

Dopo anni di «tira e molla» fra Corte dei Conti e CIPE (Comitato Interministeriale sulla Programmazione Economica) sull’autorizzazione del progetto preliminare del tanto agognato prolungamento della MM3 fino a Paullo, di nuovo uno stop che arriva dalla Corte dei Conti. Il primo diniego era arrivato dalla stessa Corte dei Conti, a causa dei costi troppo elevati del progetto, che era stato così modificato, con la cancellazione di due fermate e alcuni accorgimenti tecnici, che avevano portato a un notevole abbassamento dei costi (circa 80 milioni di euro). Dopo l’approvazione del nuovo progetto da parte del CIPE, avvenuta lo scorso maggio, Provincia e Regione si erano mostrate molto ottimiste su una risoluzione positiva del reperimento dei fondi necessari per iniziare l’opera. «Si tratta di un passo avanti nel recuperare il tempo perduto dal blocco della delibera da parte della Corte dei Conti - commentava all’epoca Paolo Matteucci,  allora assessore Provinciale alla Viabilità -. ll finanziamento della progettazione definitiva, assicurato dal Governo Prodi, è infatti fermo da un anno, per questioni burocratiche. Chiediamo alla Regione e al Governo, come da tempo promesso, di assicurare le necessarie risorse per la realizzazione effettiva dell’opera». «Il prolungamento della MM3 è assolutamente essenziale e una condizione indispensabile posta dai Sindaci della zona – affermava Filippo Penati (al tempo presidente della Provincia), in una intervista – senza la quale non avrebbe avuto senso parlare della realizzazione di altre due infrastrutture importanti per il traffico della Lombardia: la Bre.Be.Mi. e la tangenziale est milanese (TEM)». Dopo il primo stop della Corte dei Conti, Penati, con una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, aveva chiesto un incontro urgente per fare chiarezza sul futuro del progetto. «Il Governo si era impegnato formalmente nell’Accordo di Programma, per adeguare il sistema dell’area metropolitana milanese alle esigenze di competitività e sviluppo di un territorio la cui economia rappresenta una delle spine dorsali del sistema-Paese. Sarebbe davvero curioso se il Governo, dopo avere trovato i soldi per aiutare gli imprenditori della nuova Alitalia, ritenesse troppo costoso e non trovasse i soldi per finanziare le metropolitane di Milano». Dopo l’incontro con Matteoli, Penati dichiarava con gran sollievo ai cittadini e ai Sindaci dell’Est milanese, che il Ministro aveva garantito di essere già al lavoro per dare il via libera al più presto all’iter per il prolungamento della MM3 fino a Paullo. Questo accadeva nel 2008. Da allora è cambiato solo il nome di chi continua a rassicurare cittadini e Sindaci, ma i soldi necessari continuano a non essere stanziati.

Valeria Giacomello