Lo strano caso del palazzo “fantasma”...

dopo la vendita su carta siamo approdati, infatti, alla “vendita virtuale”. Paolo Bassi, vicepresidente del Consiglio di Zona 4, raccogliendo le preoccupazioni di alcuni residenti circa la notizia di una nuova edificazione di otto piani, ha telefonato all’impresa costruttrice per avere delle informazioni a riguardo. La spiegazione ottenuta: il progetto esiste, ma non è stato ancora presentato alcun piano allo Sportello Unico dell’Edilizia. Gli annunci apparsi in internet, completi di grafici e piantine, servivano, quindi, solo a capire se poteva esserci qualcuno interessato a un possibile acquisto. Si potrebbe dire, insomma, che si darà il via solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. A parte gli scherzi, il problema è serio e coinvolge gli abitanti delle case vicine che, a fronte della costruzione del fabbricato, rischierebbero di vedersi togliere luce e aria da una costruzione troppo alta e ingombrante. Il palazzo, infatti, dovrebbe sorgere sulle “ceneri” di una autorimessa, che però è alta solo un piano. Bassi si è recato nell’appartamento di un’anziana signora, che vive al secondo piano e si è reso conto che anche se costruissero rispettando tutte le normative vigenti, la vita di questa persona cambierebbe radicalmente in peggio. Il Vicepresidente del Consiglio di Zona 4 si interroga, inoltre, sulla reale esigenza di ulteriori costruzioni in una zona già densamente urbanizzata e se sottoporre queste persone anche ad anni di cantiere e polveri possa considerarsi una miglioria al quartiere. La città è piena di casi similari, in cui le vecchie costruzioni fanno spazio a quelle nuove. Il problema, però, è che le ditte costruttrici, per avere un cospicuo ritorno economico, aumentano la volumetria verticale del nuovo palazzo, non tenendo conto delle case vicine e del conseguente soffocamento.