Milano, aggressione a ebreo ortodosso: 7 coltellate

La notizia ripresa anche in Israele, dove si diffonde la paura che possa arrivare in Europa “l’intifada dei coltelli” portata avanti dai palestinesi, ora indaga il pm antiterrorismo

In Israele da inizio ottobre i palestinesi compiono accoltellamenti a sfondo antisemita

In Israele da inizio ottobre i palestinesi compiono accoltellamenti a sfondo antisemita

Se venisse confermato il movente a sfondo religioso, sarebbe la prima volta ad accadere in Italia

Probabile attacco di matrice antisemita a Milano, a subire l’aggressione è stato l’israeliano Nathan Graff di 40 anni, ebreo ortodosso imparentato con il rabbino della comunità locale. È stato colto di sorpresa, alle spalle, da un uomo che gli ha inferto ben 7 coltellate, di cui una al volto, e ora si trova in prognosi riservata presso l’ospedale Niguarda. In seguito alla notizia, la prefettura ha provveduto a intensificare i controlli, inoltre è stato convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche se non vi siano ancora conferme sulla possibile matrice islamica all'origine dell’attacco. L’identità dell’aggressore che aveva il volto semi coperto è ancora sconosciuta e gli inquirenti, insieme al pm antiterrorismo Maurizio Romanelli, stanno vagliando tutte le ipotesi, escludendo il movente della rapina. 

Graff era appena sceso dal taxi in viale San Gimignano, indossando la tradizionale Kippah, e poco prima di raggiungere l’ingresso di casa è stato accoltellato sette volte alle spalle. Hanno assistito al tentato omicidio diversi testimoni, uno dei quali ha lanciato l’allarme, inoltre esiste una descrizione dell’assalitore dato che durante la fuga si sarebbe alzato il passamontagna: carnagione chiara e capelli biondi. A far crescere il sospetto che alla base dell’aggressione vi sia un movente antisemita è anche la modalità con cui ha avuto luogo, era tutto programmato, infatti il malvivente ha agito velocemente, per poi scappare a bordo di un’auto guidata da un complice, senza dimostrare di aver agito per volere denaro o altro dalla vittima, se non la volontà di ucciderla. 

Renzo Gattegna, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha espresso la propria solidarietà, sottolineando la propria preoccupazione per un eventuale rischio di emulazione, inoltre, se dovesse venire confermata l’ipotesi di un accoltellamento a sfondo religioso, sarebbe la prima volta ad accadere nei confini italiani. L’emulazione di cui parla Gattegna, si rifà a ciò che sta accadendo in Israele, dove dall'inizio di ottobre, i palestinesi portano avanti la cosiddetta “intifada dei coltelli, con aggressioni nei confronti degli ebrei a cadenza regolare. La notizia ha avuto di conseguenza rilievo anche sui siti web, radio e televisioni israeliane, dove si percepisce un certo allarmismo e paura che l’intifada possa espandersi anche in Europa.  Solo l’arresto del colpevole e un interrogatorio dello stesso, potranno schiarire i dubbi sulle motivazioni che lo avrebbero spinto a compiere questo gesto violento.