Milano: al via la demolizione dell’immobile abbandonato di via Boncompagni a Rogoredo

Al suo posto sorgerà una struttura alberghiera da 430 stanze. Iniziati inoltre i lavori per la realizzazione della scuola media di via Merezzate, che si inserirà in un nuovo quartiere con alloggi a canone sociale

La demolizione dello stabile di via Boncompagni

La demolizione dello stabile di via Boncompagni

Sala: «Così le periferie si trasformano»

Sono partiti e dureranno circa un mese i lavori per la demolizione dell’edificio di via Boncompagni 101 a Rogoredo, da diversi anni in stato di abbandono. L’intervento, realizzato per conto di un primario Fondo di investimento asiatico, prevede al termine della demolizione e della bonifica dell’area la costruzione di una struttura ricettiva dotata di circa 430 stanze. L’edificio, che negli anni ‘50 ospitava l’ex stabilimento della società  di frigoriferi Adafrigor s.p.a., era ormai abbandonato e in disuso da anni. La proposta progettuale per via Boncompagni 101, in via di definizione dallo studio Frova Nasini Architetti e dall’Ing. Luigi Martinenghi, promotore dell’operazione immobiliare, prevede, oltre alla realizzazione di una struttura ricettiva, anche una serie di interventi di riqualificazione, come la sistemazione dei marciapiedi di via Boncompagni e un’adeguata offerta di sosta a beneficio della stazione e della metropolitana di Rogoredo. 

Poco distante, a nord ovest del quartiere Santa Giulia, sono iniziati i lavori per la realizzazione della scuola media destinata ad ospitare 350 bambini prevista dal Programma Integrato di Intervento in via Merezzate. Oltre alla scuola, il cui termine dei lavori è previsto tra un anno, il Piano prevede la nascita di un nuovo quartiere con alloggi a canone sociale, strade e servizi. In particolare, arriveranno 606 unità immobiliari divise in 25 edifici disposti a corte, di cui 143 in vendita, 463 in locazione. Gli alloggi a canone sociale (4.706 mq) verranno realizzati diffusamente e non concentrati in un solo edificio come inizialmente previsto, così da garantire il mix abitativo. «Queste sono le trasformazioni – ha commentato il sindaco, Beppe Sala -, per così dire capillari, che ci permettono di ricucire il tessuto urbano e di incidere efficacemente nei quartieri, come quello di oggi, che sono inseriti nel nostro piano di rigenerazione delle periferie».
Redazione Web
Il cantiere di via Merezzate

Il cantiere di via Merezzate