Milano, via Paolo Sarpi sequestrati oltre 300mila sacchetti di plastica inquinanti dalla Polizia Locale

Il commerciante all’ingrosso non ha rispettato le nuove norme sulle borse di plastica leggere

I prodotti sequestrati dalla Polizia milanese

I prodotti sequestrati dalla Polizia milanese

Migliaia di sacchetti e borse di plastica non biodegradabili e non compostabili sono stati scoperti in un ingrosso di materie plastiche, in zona Paolo Sarpi, a Milano, dagli agenti dell'Unità Anti Abusivismo della Polizia Locale coordinati dal Comandante Marco Ciacci.
Sono 270mila i sacchetti e le borse di plastica trovate tra gli scaffali del negozio e stipati in un magazzino. Non riportavano la dicitura di biodegradabilità, compostabilità e rinnovabilità, oltre all’idoneità a trasportare alimenti, e presentavano uno spessore, che gli agenti hanno misurato con un micrometro, non conforme alla Legge 123/2017 del Codice dell’Ambiente.
Gli agenti hanno sequestrato anche 40mila sacchetti e buste di platica perché riportavano diciture false sulla conformità alle norme ambientali, con uno spessore di molto inferiore a quello previsto dalla legge, tale da renderli fragili e non riutilizzabili.
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato sanzionato e indagato per il reato di frode in commercio per aver posto in vendita merce con dicitura mendace, ovvero non rispondente per qualità a quella dichiarata. 
Questa legge, approvata nell’agosto scorso, definisce le nuove norme sulle borse di plastica leggere e prevede che, a partire dal gennaio 2018, anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri utilizzati per il trasporto di merci e prodotti dovranno essere biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40% e dovranno essere distribuiti esclusivamente a pagamento.
Sono ancora in corso le indagini dell’Unità Anti Abusivismo per risalire al produttore dei sacchetti inquinanti.