Milano, annullato concerto all’Alcatraz per rischio terrorismo

Una notizia d’oltreoceano poneva il concerto del 22 novembre tra 8 obiettivi dell’Isis, così la band dei Five Finger Death Punch ha deciso di cancellare la data per evitare "un'altra Parigi"

Il gruppo metal

Il gruppo metal "Five Finger Death Punch"

«Non abbiamo ricevuto conferme in tempo per assicurarci che i nostri fan fossero al sicuro»

Milano, ieri sera all’Alcatraz si sarebbero dovuti esibire i “Five Finger Death Punch”, un gruppo Metal, ma le voci di un possibile attacco terroristico hanno portato all’annullamento del concerto. In realtà è stata l’ennesima dimostrazione di come il panico diffuso condizioni ormai la vita quotidiana, anche quando non vi siano conferme ufficiali. A diffondere la paura è stata una notizia pubblicata sul newyorkese International Business Times, nella quale sono stati stilati otto obiettivi dove l’Isis avrebbe attaccato, uno dei quali era proprio il concerto della band americana. Il sito riportava un sottogruppo di  Anonymous, OpParisIntel, come fonte, ma la notizia in questione era solo una bufala, come ammesso proprio dalla stessa Anonymous. Basta poco per scatenare l’isteria generale, come dimostrano i tanti falsi allarmi che si susseguono da giorni, da Milano a Roma, ma dato che prevenire è meglio che curare, la band era giunta alla decisione di annullare il concerto del 22 novembre. Fortemente indispettiti, i Five Finger Death Punch, hanno spiegato la propria decisione su Facebook ai fan, lanciando in seguito una frecciatina anche alle autorità italiane: «Come alcuni di voi sapranno c’erano tante voci secondo le quali, il concerto a Milano di domenica 22 novembre, sarebbe stato preso di mira nella prossima ondata di attacchi terroristici come quelli di Parigi la settimana scorsa. Abbiamo fatto del nostro meglio – continuano- in un limitatissimo periodo di tempo, lavorando con il promoter e le autorità locali per una sicurezza adeguata. Sfortunatamente, non abbiamo ricevuto conferme in tempo per soddisfare le nostre richieste e assicurarci che i nostri fan fossero al sicuro durante il concerto. Pertanto, siamo obbligati a rimandare lo show ad un’altra data».