Milano: arrestato l’assassino del marocchino trovato morto nella scuola abbandonata del quartiere Adriano

L’uomo è un connazionale della vittima. All’origine dell’omicidio una lite per futili motivi

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Polizia Individuato l'assassino del nordafricano ucciso nel quartiere Adriano

Faceva troppo rumore. Sarebbe questo il motivo per cui è scoppiata la lite che ha portato alla morte di M.E.A., il marocchino di 25 anni trovato senza vita domenica 5 ottobre all’interno dell'ex istituto Achille Grandi in via Adriano, a Milano. Lo ha raccontato alla Squadra mobile A.L., connazionale 29enne arrestato per l'omicidio. Il nordafricano, irregolare in Italia e con precedenti per rapina nel 2013, ha confessato agli investigatori di aver spinto la vittima dalla finestra al secondo piano dell'ex scuola, a seguito di una lite iniziata per banali motivi amplificati dall'alcol. La polizia ha identificato l’assassino partendo dalla telefonata anonima giunta domenica sera al 118, che segnalava la presenza di “un uomo precipitato in via Adriano”. Da qui, gli investigatori sono riusciti a rintracciare 2 testimoni presenti durante i fatti, i quali hanno poi indicato A.L. come colpevole dell’omicidio. Quest’ultimo è stato infine individuato mercoledì 8 ottobre in una mensa della Caritas. L’episodio ha riacceso le polemiche inerenti gli episodi di degrado e le occupazioni abusive che caratterizzano il quartiere Adriano, in Zona 2. In particolare l’ex plesso scolastico, dopo aver ospitato temporaneamente una foresteria della Guardia di Finanza, è passato in gestione all’Aler, divenendo un ricovero di fortuna per numerosi senzatetto. In questo contesto di miseria e abbandono è maturata la morte del 25enne M.E.A.
Redazione Web