Milano: autista Atm preso a calci e pugni da un passeggero molesto
L’uomo, un 51enne, era salito sul bus in evidente stato di ubriachezza ed ha iniziato a infastidire prima i passeggeri e poi una ragazza. A quel punto l’autista è intervenuto ed è scattata la violenza
04 aprile 2016
Per il dipendente Atm solo lievi ferite al volto
Attimi di concitazione e paura su un autobus della linea 57 di Atm a Milano, dove un passeggero molesto ha aggredito il conducente a calci e pugni, costringendolo a ricorrere ad una medicazione in ospedale. Motivo scatenante dell’aggressione è stato il comportamento dell’uomo, un 51enne, che ha infastidito i viaggiatori e poi ha rivolto pesanti attenzioni ad una ragazza. Erano da poco trascorse le 11.00 di domenica 3 aprile quando il 51enne è salito a bordo del mezzo alla fermata di via Plana - angolo via Monte Ceneri. Il passeggero, che era in evidente stato confusionale, molto probabilmente a causa di un eccesso di alcol, ha iniziato subito a dare fastidio ai presenti, creando non poco scompiglio all’interno del mezzo pubblico. Il 51enne si è poi seduto accanto ad una giovane e le ha rivolto pesanti avances, sotto gli occhi allibiti degli altri viaggiatori, tanto da spingere la ragazza ad abbandonare il mezzo alla prima fermata. A quel punto l’autista ha deciso di intervenire e si è rivolto al 51enne molesto invitandolo a tenere un comportamento più consono ed a lasciare in pace i passeggeri. Per tutta risposta l’esagitato ha colpito il conducente al volto con un pugno, ferendolo e danneggiandogli anche gli occhiali, per poi tempestarlo di calci. Ne è nata così una vera e propria rissa, che è stata placata solo grazie all’intervento della polizia, accorsa sul posto dopo essere stata chiamata proprio da alcuni passeggeri. Gli agenti hanno separato i due uomini ed hanno provveduto a ricostruire la dinamica dell’accaduto ascoltando i racconti dei testimoni. L’autista Atm, un 57enne, è stato accompagnato all’ospedale Sacco per medicare le ferite al volto ed ha poi sporto denuncia contro l’aggressore. Quest’ultimo, invece, ha rifiutato le cure mediche.
Redazione Web
04 aprile 2016