Milano, Franco Lucente alla commemorazione di Ramelli e Pedenovi: «Lezioni nelle scuole sull’odio di quei giorni»

«Ricordare ai ragazzi quello che è successo, perché non dimentichino e perché sappiano allontanarsi dall’odio che caratterizzò quegli anni, fomentato dalle Brigate Rosse e da Prima Linea»

«Non dimenticare quei giorni atroci»

Milano 29 Aprile 2018, le Istituzioni hanno commemorato Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, militanti di destra uccisi nel 1975 e nel 1976 da esponenti di Avanguardia Operaia e Prima Linea. Nel primo pomeriggio al giardino Ramelli, in via Pinturicchio, si sono tenute le cerimonie istituzionali: una corona di fiori è stata deposta dal vicesindaco del comune di Milano Anna Scavuzzo, dal neo assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato dal Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia  Franco Lucente, dell'ex vicesindaco di Magenta Paolo Razzano.
Erano presenti anche gli onorevoli Marco Osnato, Carlo Fidanza e Paola Frassinetti. Poco dopo, è stata deposta,  la targa in memoria dll’Avvocato del Movimento Sociale Italiano Enrico Pedenovi in viale Lombardia. «Abbiamo ricordato, ai Giardini Ramelli - dichiara Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale -, un ragazzo che è stato massacrato a colpi di chiave inglese per la sola colpa di aver scritto un tema sui crimini delle Brigate Rosse: fu picchiato dagli estremisti di sinistra e rimase in coma fino a quando morì, il 29 aprile 1975. Un anno dopo il consigliere provinciale del Msi Enrico Pedenovi venne ucciso mentre leggeva il giornale nella sua auto, con colpi sparati in faccia a bruciapelo da esponenti di Prima Linea. Intendo proporre - sia in Commissione sia all’assessore regionale all’Istruzione Rizzoli - di discutere nelle classi scolastiche lombarde, il prossimo anno, gli omicidi di Ramelli e Pedenovi. Vorrei che pensassimo a un programma utile per ricordare ai ragazzi quello che è successo, perché non dimentichino e perché sappiano allontanarsi dall’odio che caratterizzò quegli anni, fomentato dalle Brigate Rosse e da Prima Linea. Purtroppo le giovani generazioni non sempre sanno chi erano Ramelli e Pedenovi ed è compito anche della scuola insegnarlo. Potremmo attivare delle lezioni o dei convegni il prossimo anno, magari nei giorni precedenti alle commemorazioni. Intanto noi ci saremo sempre, Fratelli d’Italia ci sarà sempre: anche oggi abbiamo partecipato alla commemorazione di Ramelli e Pedenovi, uccisi dall’estremismo rosso. Ero presente in qualità di capogruppo in Regione, ma anche in qualità di semplice cittadino che non vuole – conclude l’esponente del Partito di Giorgia Meloni - che vengano dimenticati quei giorni atroci».
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