Milano: in manette la “banda del cacao”, che truffava anziani e pensionati

Arrestati 2 sudamericani che distraevano le loro vittime spruzzando polvere di cacao e poi sottraevano loro il portafoglio con il bancomat

L'arresto in flagranza di uno dei sudamericani mentre prelevava denaro con uno dei bancomat rubati

L'arresto in flagranza di uno dei sudamericani mentre prelevava denaro con uno dei bancomat rubati

La polizia locale di Milano ha messo la parola fine alla truffa ordita da una coppia di sudamericani, il 23enne di origine ecuadoregna L.C.R.F. e il cileno di 43 anni M.G.R.S., che avevano messo a punto una tecnica collaudata per raggirare gli anziani. Il duo è stato ribattezzato la “banda del cacao” perché, attraverso uno spruzzo di cacao sui vestiti, distraeva la vittima predestinata e le sottraeva il portafogli. In base a quanto ricostruito dagli agenti dell’Unità Reati Predatori, il raggiro veniva perpetrato secondo un copione ben collaudato. Per prima cosa uno dei due arrestati si avvicinava al malcapitato pensionato di turno, spruzzando polvere di cacao per sporcarne gli abiti. Pochi istanti dopo subentrava il complice che, fingendo di pulire gli abiti dell'anziano con un fazzoletto, metteva a segno il borseggio, sostituendo il portafoglio con un altro pieno pezzi di carta, in modo che le vittime non si accorgessero di essere state derubate. 
Nel frattempo, approfittando della momentanea inconsapevolezza della persona truffata, i 2 ladri utilizzavano le carte di credito per prelevare denaro prima che queste venissero bloccate. La polizia locale ha accertato 3 casi di raggiro messi in atto con questo tipo di stratagemma, ai danni di altrettanti anziani milanesi di 90, 88 e 86 anni residenti in via Stoppani, via Ceresio e via Kramer. Nelle tasche dei 2 sudamericani e all’interno del veicolo che utilizzavano per i loro spostamenti sono stati recuperati oltre 1.700 euro, provenienti dei furti. Le indagini hanno consentito inoltre di risalire alla refurtiva di altri colpi messi a segno dalla coppia per un valore complessivo di circa 12 mila euro, comprendenti macchine fotografiche, computer portatili, televisori, telefoni cellulari e videoproiettori. 
Redazione Web