Milano: scatta il divieto di fumo all’aperto

La restrizione riguarda per ora fermate dei mezzi pubblici, parchi, aree gioco, cimiteri e strutture sportive. Dal 2025 sarà estesa a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico. Previste sanzioni da 40 a 240 euro

Da martedì 19 gennaio, nel Comune di Milano è entrato in vigore il nuovo “Regolamento per la qualità dell’aria” che prevede il divieto di fumare all’aperto. Nello specifico, la restrizione si applicherà, oltre che nelle aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività ricreative dei bambini e nelle aree cani (già previsto nei rispettivi regolamenti vigenti), anche nelle aree cimiteriali e nelle strutture sportive di qualsiasi tipologia, comprese le aree adibite al pubblico come gli spalti. Inoltre il divieto riguarderà anche le aree destinate al verde pubblico e alle fermate di attesa dei mezzi pubblici, incluse quelle dei taxi, salvo in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone. Le sanzioni per chi non rispetta il divieto vanno da 40 a 240 euro. «Milano punta ad essere una città smoking free e un passo importante lo compie con il divieto di fumare all'aperto – commenta Marco Granelli, assessore all’Ambiente -. Con un duplice obiettivo: ridurre il Pm10, perchè il fumo incide per l'8% sull'inquinamento, e tutelare la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici. Ma intendiamo innanzitutto far abituare le persone a non fumare in luoghi pubblici, come è stato per gli edifici chiusi, chiedendo collaborazione. La libertà personale resta: ma se uno vuole fumare, lo deve fare a 10 metri da altre persone». Dal 1° gennaio 2025 il divieto verrà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico, comprese quelle stradali.

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