Milano: studentessa di chimica della Statale muore di Meningite

È il secondo caso in pochi mesi: a luglio era deceduta un’altra ragazza della medesima facoltà che frequentava lo stesso laboratorio. Avviata la profilassi per 150 persone

Secondo gli esperti i due casi sono slegati

F.R., studentessa 24enne della facoltà di chimica presso l’Università Statale di Milano, è deceduta mercoledì 30 novembre presso l’ospedale Niguarda per aver contratto la Meningite. L’Azienda di tutela della salute (Ats) della Città Metropolitana ha immediatamente disposto l’esecuzione di una profilassi antibiotica precauzionale per le 150 persone, tra studenti e docenti, che hanno frequentato lo stesso laboratorio di Chimica della 24enne. Lo scorso luglio era deceduta un'altra ragazza, sempre per meningite, che frequentava il medesimo laboratorio universitario di F.R. Secondo gli esperti dell'ATS, però, tra i due casi non ci sarebbe alcun nesso. «Non c'è alcun allarme meningite a Milano - spiega Giorgio Ciconali, responsabile dell'Igiene Pubblica della Ats Metropolitana -. La meningite è purtroppo una malattia che ogni tanto si ripresenta, per fortuna con numeri relativamente bassi. E' ovvia la preoccupazione nelle persone quando il decesso avviene in una ragazza di 24 anni, e pochi mesi dopo che un'altra ragazza, che lavorava nello stesso laboratorio dell'Università Statale di Milano, era deceduta per la stessa causa. Ma si tratta di un fatto abbastanza eccezionale, che ha stupito anche noi: al momento, comunque, non ci sono elementi per legare i due casi». In queste ore, gli esperti dell'Ats sono alla Facoltà di Chimica della Statale, dove la ragazza lavorava, per parlare con gli studenti e fare loro la profilassi. «Sono state raggiunte in tutto 150 persone, - precisa Ciconali -: alcune erano già andate spontaneamente in farmacia per richiederla, o al pronto Soccorso dell'ospedale Niguarda, mentre per 80 persone l'abbiamo somministrata direttamente noi. Per circa 30 persone, invece, non è stato necessario fare alcuna profilassi, perché parlando con loro abbiamo stabilito che non avevano avuto una frequentazione stretta o contatti prolungati con la ragazza deceduta».
Redazione Web