Paullese, ora i Sindaci si rivolgono a Berlusconi. A distanza di oltre due anni, cos’è cambiato dalla presentazione del progetto a oggi?

Il progetto, egregiamente presentato da Paolo Matteucci, allora assessore Provinciale alla Viabilità, prevedeva la completa riqualificazione della ex SS 415: una superstrada con doppia corsia per senso di marcia, l’eliminazione degli incroci a raso, con la creazione di svincoli e la separazione completa delle carreggiate. Un progetto faraonico, da Peschiera Borromeo fino a Spino D’Adda, con lo svincolo di Zelo Buon Persico e il ponte sull’Adda. Naturalmente, garantendo che era stato studiato un sistema per ridurre al minimo i disagi possibili alla circolazione dovuti ai lavori. Tutto ciò per un costo totale di 300 milioni di euro, con termine dei cantieri previsto per la metà del 2011. Che solo il primo lotto avesse già ricevuto gli stanziamenti non pareva preoccupante, date le assicurazioni ricevute. I Sindaci, nel porre le loro congratulazioni per l’altissimo livello di tecnologia e le tecniche adottate, auspicavano però che i cantieri per la Paullese non facessero passare in secondo piano quelli per il prolungamento della MM3 fino a Paullo.
Grandi rassicurazioni da parte degli oratori. Raffaele Cattaneo, tuttora assessore regionale alle Infrastrutture, dichiarò: «Siamo finalmente passati dal tempo delle chiacchiere a quello delle realizzazioni. L’attenzione della Regione verso questo tipo di opere fa parte di una strategia precisa, rivolta al miglioramento della mobilità in tutta la Lombardia».
Veniamo ai giorni nostri. La situazione attuale è tristemente nota a tutti. Dopo tante rassicurazioni e puntuali smentite, i Sindaci dei paesi percorsi dalla Paullese si sono riuniti con a capo una combattiva Lidia Rozzoni, sindaco del Comune capofila, e hanno votato all’unanimità un documento, avvallato da Regione e Provincie di Milano e Lodi, da presentare al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli e al ministro dell’Economia Giulio Tremonti per chiedere di inserire nel «Decreto Milleproroghe 2011» la somma di 170 milioni di euro, necessari per portare a conclusione i lavori del secondo lotto dalla Paullese.

Valeria Giacomello