“Progetto Rogoredo”: oltre 2000 contatti nel primo mese del presidio sociosanitario semipermanente
Positivo il bilancio per l’attività di contrasto allo spaccio, assistenza e recupero sociale presso il “boschetto della droga”. Effettuati anche due interventi salvavita

Giulio Gallera visita il boschetto di Rogoredo
05 marzo 2019
Più di duemila contatti (550 a settimana), 2 interventi salvavita a seguito di overdose, 6 giovani convinti ad entrare in comunità, altri 30 pronti a farlo. L'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera traccia un primo bilancio del piano strategico di contrasto al consumo degli stupefacenti e di recupero sociale avviato il 30 gennaio scorso nei pressi del "Boschetto" di Rogoredo. «In queste settimane - spiega l'assessore - gli operatori socio sanitari presenti hanno svolto un'attività intensa: due interventi salvavita a seguito di overdose e di un mix micidiale fra alcool e cocaina; 10 azioni coordinate ad alta complessità con le squadre di emergenza-urgenza, con invio al Pronto Soccorso, per malesseri acuti quali allucinazioni, contusioni gravi, casi di overdose; 150 prestazioni di media complessità per scompensi e ferite con infezioni». durante le 4 settimane dall'avvio del progetto, inoltre, l'azione degli operatori nei confronti dei frequentatori del "Boschetto" ha dato origine a 28 colloqui di orientamento ai Servizi Ambulatoriali. Altre 12 persone sono state prese in carico con ricovero notturno "di sollievo", 6 sono stati gli accessi a programmi riabilitativi in Comunità e altri 30 i soggetti agganciati e orientati ad un ricovero o all'avvio di un programma di recupero.
Redazione Web
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05 marzo 2019