Quote-latte, fa discutere il decreto Zaia

In sostanza, per i produttori c’è la possibilità di accedere al tanto desiderato aumento delle quote-latte, ma a patto che venga accettato il piano finanziario di ammortamento rateale delle sanzioni ricevute in passato.
Se per il governo il decreto rappresenta il primo passaggio verso la legalità per molte aziende che in passato avevano abusato della mancanza di regole precise, c’è chi si dichiara apertamente insoddisfatto della soluzione proposta. È il caso di Mario Vigo, presidente di Confagricoltura Milano e Lodi, che esprime più di una perplessità sul decreto Zaia. “Concordiamo sul fatto che il settore deve finalmente arrivare a una regolarizzazione”, spiega Vigo, “ma non è possibile pensare di attribuire le quote senza pretendere che i potenziali beneficiari si mettano in regola pagando le multe accumulate in anni di esuberi produttivi”.
“La soluzione non piace perché non c’è la certezza dell’applicazione delle regole democraticamente dettate ed in vigore”, conclude il presidente della Confagricoltura milanese. “Ora il confronto si sposta in Parlamento”, dove il decreto dovrà trasformarsi in legge. L’impegno sarà massimo per ripristinare un principio di legalità ed equità”.