Referendum del 12 e 13 giugno: il futuro dell’Italia dipende da un “si” o un “no”


Il primo quesito (scheda di colore rosso) riguarda l’abrogazione dell’affidamento del servizio idrico a gestori privati. Si deve votare SI se si è contro la privatizzazione del servizio di distribuzione dell’acqua; si deve votare NO se si è a favore della legislazione preesistente.
Il secondo quesito (scheda di colore giallo) chiede l’abrogazione o meno di una norma limitatamente alla parte riguardante la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato. Si deve votare SI se si è contro la norma che permette alle imprese che gestiscono il bene acqua potabile di fare profitto e non solo di recuperare costi di gestione o investimenti. Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale.
Il terzo quesito (scheda di colore grigio) riguarda la realizzazione di centrali nucleari per la produzione di energia elettrica. Si deve votare SI se si vuole abrogare la parte di norma che consente il ritorno delle centrali nucleari in Italia; si deve votare NO se si è d’accordo con la nuova normativa che permette che si possano costruire centrali nucleari in Italia. 
Il quarto quesito (scheda di colore verde chiaro) riguarda la legge sul legittimo impedimento. Si deve votare SI se si è contrari che alte cariche dello Stato, come il Presidente del Consiglio e i Ministri, possano decidere di non presentarsi in tribunale in processi che le riguardano, a fronte di impegni di governo; si deve votare NO se si è a favore dell’attuale normativa-scudo.
Affinché il referendum sia valido, si deve recare alle urne il 50% più 1 degli aventi diritto al voto (circa 25 milioni di italiani). Possono votare tutti i cittadini maggiorenni, con documento di riconoscimento e tessera elettorale validi. In mancanza di tessera elettorale, bisogna rivolgersi all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza.
Susanna Tosti