Nella mattinata di lunedì 24 maggio la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 soggetti, 11 cittadini marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni, e di una cittadina italiana di 33 anni. Il gruppo criminale gestiva la “piazza” dello spaccio di droga all’interno delle aree ferroviarie di Milano Rogoredo e San Donato, provocando continui rallentamenti alla circolazione ferroviaria, a causa della presenza quotidiana di numerosi tossicodipendenti alla ricerca della loro dose. «Le indagini svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Ferroviaria – commentano gli inquirenti - sono state intensificate dal settembre 2020 anche a seguito di alcuni investimenti mortali di persone, presenti indebitamente lungo i binari. Sono state 6 le vittime investite da treni in transito dal 2019. La difficoltà e la pericolosità di intervenire in un contesto ad alta intensità di traffico ferroviario hanno spinto ad un approccio investigativo calibrato rispetto al fine di preservare l’incolumità fisica sia degli operatori di polizia, che dei frequentatori dell’area». La zona è infatti interessata dal transito e dalla sosta dei treni Alta Velocità, che, a causa dei frequenti attraversamenti, sono spesso costretti ad arrestare improvvisamente la marcia o a rallentarla provocando sensibili ritardi ai convogli. Le articolate attività investigative avevano già portato all’arresto in flagranza di 23 soggetti per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre al sequestro di 13,5 kg di eroina, 500 grammi di cocaina e la somma contante di 31.000 €.