Tassista sandonatese in coma dopo lite a Milano: l'aggressore sarà accusato di tentato omicidio

É stato accusato di tentato omicidio D.G.R., il 48enne che, nella serata di domenica 23 febbraio, ha colpito il tassista sandonatese A.F. con alcune bottiglie d'acqua, mandandolo in coma.

L'uomo, che lavora come consulente informatico, è stato rintracciato nella giornata di lunedì 24 presso la sua abitazione di via Plinio, dove vive con la compagna incinta, anch'essa presente durante i fatti. Pare che tutto sia partito da una brusca frenata del tassista, che si sarebbe accorto in ritardo della coppia che attraversava via Morgagni. Ne è così scaturita una lite che ha visto il 48enne colpire A.F. con una confezione di bottiglie di plastica. Il colpo ha quindi fatto battere la testa del tassista prima contro la ruota di scorta di un suv parcheggiato, poi sull'asfalto. A quel punto, probabilmente non rendendosi conto della gravità del gesto, i due si sono allontanati, per fare ritorno nella loro abitazione. D.G.R., che ha alcuni precedenti proprio per lesioni, è in seguito stato riconosciuto da un testimone presente durante i fatti. Al momento il tassista aggredito si trova ancora ricoverato in condizioni molto critiche all'ospedale Niguarda, dove nella giornata di oggi, martedì 25 febbraio, i parenti hanno ricevuto la visita del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

Redazione Web