Sequestrata maxi discarica abusiva a Pioltello

In un terreno di circa 26mila mq venivano sversate abusivamente tonnellate di rifiuti. Perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di cinque società dell’hinterland

La GdF pone l'area sotto sequestro

La GdF pone l'area sotto sequestro

Mercoledì 4 dicembre la Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato a Pioltello un terreno di circa 26.000 metri quadrati adibito a discarica abusiva e eseguito perquisizioni presso le sedi legali e operative di cinque società dell’hinterland milanese. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Gorgonzola, con l’ausilio di personale della Sezione del Gruppo Ambientale della Procura della Repubblica di Milano e della polizia locale di Pioltello, hanno perquisito gli uffici, situati nei comuni di Milano, Pioltello, Carugate, Gessate e Buccinasco, di cinque società a vario titolo coinvolte in un sistema di gestione abusiva e traffico di rifiuti, che interessava, quale luogo di sversamento, la vasta area sita a Pioltello. Il terreno, su cui era in corso l’opera di “reinterro per raggiungimento quota stradale”, come dichiarato nella Scia presentata dalla società proprietaria, è stato sottoposto a sequestro a causa di una serie di illeciti, tra cui la presenza di materiale di ignota provenienza qualificabile come “rifiuto” nonché di pregressi “tombamenti” di materiale di scarto, in fase di ulteriore copertura. Dopo iniziali sopralluoghi sul campo, osservazioni e pedinamenti dei soggetti e dei mezzi coinvolti, i successivi approfondimenti hanno fatto emergere evidenti incongruenze nelle attività di “movimentazione terra”, che celavano in realtà un traffico illecito di rifiuti. A indagare è il Sostituto Procuratore di Milano Francesco De Tommasi. «Grazie alla nostra polizia locale che insieme alla Guardia di Finanza ha condotto indagini importanti a tutela dell’ ambiente e del nostro territorio – commenta il sindaco, Ivonne Cosciotti -. A Pioltello l’attenzione è sempre massima: è da queste azioni che ci aspettiamo tutela e verifiche puntuali. Ci auguriamo che l’impatto ambientale sia di entità minima ma certamente le indagini proseguiranno».
Redazione Web

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